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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 13 settembre 2020

Dante Alighieri? Si sta rivoltando nella tomba!


Tra il 13 ed il 14 settembre 1321, Dante Alighieri lasciò questo mondo.

Egli lasciò questo mondo ed un'Italia in balia di sé stessa.
Costretto a vivere in esilio, dopo che i guelfi neri presero il controllo di Firenze nel 1301, Dante vide con ostilità Papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani, 1230-11 ottobre 1303) poiché questi parteggiò per i guelfi neri contro quelli bianchi.
Dopo lo schiaffo di Anagni e la morte del Papa in questione, la Chiesa andò in crisi.
Il successore di Papa Bonifacio VIII, Papa Benedetto XI (1240-7 luglio 1304) durò poco e non poté riparare i rapporti con il re di Francia Filippo IV Capeto (detto Filippo il Bello, aprile o giugno 1268-29 novembre 1314), rapporti che si guastarono con il suo predecessore.
Dopo di lui, divenne Papa il francese Bertrand de Goth (1264-20 aprile 1314).
Questi assunse il nome papale di Clemente V portò la sede da Roma ad Avignone, ove rimase fino al 1377.
Roma e lo Stato della Chiesa caddero nell'anarchia.
Certamente, Dante ne vide tante.
Però, se vivesse nell'Italia di oggi egli proverebbe ancora più sdegno.
Vedrebbe un'Italia allo sbando ed in mano personaggi privi di cultura e che non sanno parlare nemmeno la lingua italiana, della quale il poeta fiorentino fu uno dei padri.
Di certo, metterebbe all'Inferno l'azzeccagarbugli di Volturara Appula, il quale sta gestendo malamente il Paese. 
Vedrebbe le nostre belle città nel degrado, con i topi ed i bivacchi fatti da gente che è entrata qui senza regole.
Sicuramente, avrebbe anche da dire riguardo al fatto che il partito di maggioranza in Parlamento sia un movimento fondato da un vecchio comico, il quale diceva di volere cambiare tutto e di mettere fine al sistema corrotto ma che in realtà sta facendo peggio dei politici precedenti.
Tra i politici che ci governano, ci sono coloro che vorrebbero cancellare le sue opere perché ritenute "razziste", "omofobe" e quant'altro. 
Criticherebbe il Papa attuale (come Papa Francesco) il quale ha assunto un atteggiamento più simile a quello politico progressista che del Vicario di Cristo, mettendo in secondo piano quelli che sono gli aspetti teologici.
Insomma, riproporrebbe questi versi del VI canto del Purgatorio:

"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
".

Queste parole sono azzeccate. 
Egli si starà rigirando nella tomba.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.