Come riporta un articolo di Carlo Cambi su "Panorama", possiamo dire che l'ossessione di Papa Francesco non sia rappresentata le cose di Dio ma dalle cose di questo mondo.In particolare, il rovello del Papa è l'economia.
Papa Francesco teorizza una sorta idea della "decrescita felice".
Basti pensare al quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana "L'Avvenire", il quale ospita le riflessioni dell'ex-senatore comunista Andrea Ranieri, il quale propugna la "povertà scelta"e del professor Leonardo Bruni, il quale teorizza la cosiddetta "economia di comunione".
Oramai, il Vaticano è diventato un luogo in cui ci si vuole fare passare l'idea di diventare tutti più poveri per ridurre il consumo di terra e di energia.
Però, dov'è Dio in tutto questo?
In tutto questo (lo scrivo con sofferenza, perché sono cattolico) io non vedo Dio.
Chiunque può parlare di energia e di politica.
Il Papa non serve a questo.
Come ho scritto prima, non vedo Dio in tutto questo.
Vedo solo un'ideologia che mi fa anche ribrezzo.
Vedo solo antiamericanismo, ostilità contro Israele (per il fatto che il Vaticano non riconosca Gerusalemme quale capitale di Israele) ed ideologia socialisteggiante, un'ideologia che porta solo povertà e nella quale io non mi riconosco.
Papa Francesco deve tornare a parlare di Dio, invece di fare il politico.
Deve lasciare perdere il "Vangelo laico dell'economia" e di proporre "alternative" al capitalismo.
Su Israele e Gerusalemme, il Vaticano ha una politica che va contro gli interessi della Chiesa ed il bene dei cristiani.
Infatti, Israele è garanzia per i cristiani che sono in quella terra che noi chiamiamo Terra Santa.
Il Papa parla di temi come l'ambiente, che è un tema importante, ma dov'è Dio nei suoi discorsi?
Dove sono finiti i discorsi di teologici e storici?
Il Papa è la guida della Chiesa.
Come tale, egli deve parlare di Cristo, il Figlio di Dio, il quale morì sulla croce e risorse per sconfiggere il peccato e la morte e portarci alla salvezza.
Tutto il resto è politica e chiunque può dire la sua.
Inoltre, questo continuo parlare dei migranti, quando ci sono tanti italiani in difficoltà, non aiuta.
Se si pensa di sconfiggere la miseria rendendo tutti più poveri si commette un grosso errore.
Infatti, ci saranno solo più persone poveri ma i conflitti continueranno ad esserci.
Nel mese di novembre, si celebrerà ad Assisi la codificazione della "Papanomics".
Appare chiaro che questo evento rischi di diventare solo un meeting politico.
Intanto, la Chiesa continua a perdere fedeli.
In Germania, vi è la Chiesa cattolica più ricca, ma si sta vedendo una forte perdita di fedeli.
Nel Paese tedesco, vige anche una tassa sul culto.
Per non pagare più quella tassa, il fedele deve abiurare.
Vi pare normale tutto ciò?
Se fossi tedesco, dovrei pagare una tassa per potere professare la mia fede.
Purtroppo, il cardinale tedesco ed arcivescovo di Monaco di Baviera Rehinard Marx è rimasto a capo del Consiglio per l'Economia.
Il cardinale Marx è uno dei teorici della politica papale di oggi.
Questo sta allontanando i fedeli dalla Chiesa.
Papa Francesco torni a parlare di Cristo, per evitare conseguenze gravi alla Chiesa.
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