Ispanici americani, Trump piace più di Biden

Come riporta anche il giornale "Tempi", pare che il presidente americano Trump abbia l'appoggio di molti ispanici in Florida. 

Per farvi capire meglio, riporto lo stralcio dell'articolo scritto da Leone Grotti sul succitato giornale:

"Javier Fernandez, candidato democratico che corre per un posto da senatore in Florida in un’area dove 7 abitanti su 10 si definiscono ispanici o latini, ammette: «Qui nessuno è super eccitato da Biden», ha dichiarato all’Associated Press. E questo nonostante molti ispanici non abbiano visto di buon occhio la tolleranza zero utilizzata da Trump verso gli immigrati al confine con il Messico. «Quando ha separato le famiglie, i bambini dai genitori, ha perso il mio voto», dichiara il 70enne di origini cubane, Ernesto Palacios. «Questo però non significa che voterò per Biden. È troppo soft e vicino a slogan come “togliamo i fondi alla polizia”», una delle parole d’ordine di Black Lives Matter. Il vicino di Palacios, Juan Guzman, scappato dal regime di Fidel Castro quando aveva 15 anni, fa capire bene perché per il democratico non sarà facile in Florida: «È un socialista. Non esiste che voti per lui».

Trump, incontrando diverse comunità a Las Vegas e Phoenix, ha affermato sicuro: «Qui la gente vuole l’apertura del confine meridionale e anch’io la voglio. Ma la gente vuole anche che l’immigrazione sia legale, come me». Da questo punto di vista, Biden è in difficoltà tanto quanto Trump, visto che durante la presidenza di Barack Obama, quando lui era vicepresidente, i respingimenti al confine meridionale hanno raggiunto numeri molto simili a quelli del tycoon".

Prima di commentare, ringrazio l'amico Angelo Fazio, il quale mi ha portato all'attenzione l'articolo.

Gli ispanici presenti in Florida sono persone provenienti da Paesi come Cuba e Venezuela, Paesi governati da regimi socialisti e criminali.

Questa gente sa cosa sia il socialismo, con tutto il male che porta.

Ora, il candidato democratico Joe Biden è troppo sbilanciato verso il socialismo. 

Oramai, il Partito Democratico americano è un partito socialista.

I moderati, quelli di ispirazione liberale,  non hanno più nessuna voce in capitolo.

Il Partito Democratico americano è sempre più simile a quello che c'è qui da noi, il Partito Democratico italiano.

Esso è diventato un partito nel quale passa l'idea dell'immigrazione senza regole, del movimento Black Lives Matter e del marxismo.

Se fossi un ispanico proveniente da un Paese socialista, come per esempio il Venezuela, non voterei mai un candidato che mi ripropone quelle stesse politiche che ho dovuto subire nel mio Paese d'origine.

Per questo, a dispetto dei sondaggi che sono propinati anche a noi, la partita elettorale negli USA è apertissima.

Del resto, basti ricordare quanto accadde nel 2016.