Questo è un suo stralcio:
"Giunti ormai oltre la metà del secondo millennio viviamo un’epoca di grande incertezza e confusione. Ciò è dovuto al fatto che qui in Europa soprattutto, con perseveranza e compiaciuto accanimento, ci siamo specializzati in una serie di congedi. Questi congedi riguardano, in diverse forme, il nostro ubi consistam: il senso di identità, di appartenenza, di coesione, senza i quali non si è nulla più se non una congerie di cose, un ammasso amorfo senza centro.
Essi sono la conseguenza di una lunga serie di smottamenti che hanno portato alla convinzione maggioritaria che ciò che viene chiamato ambiguamente progresso, consista sostanzialmente nel disarticolare o addirittura annientare convinzioni, tradizioni, stili di vita, valori, che per secoli hanno accompagnato e costituito la civiltà occidentale in quanto tale.
Il progresso così come viene pubblicizzato, sarebbe esattamente ciò, una cancellazione, o rimozione del passato dell’Europa, del suo portato storico-culturale, delle sue essenziali radici giudaico-cristiane, in nome di un oltrepassamento che viene declinato genericamente e tautologicamente appunto come progresso. In altre parole, ai cittadini europei è stato chiesto senza sosta dalle élite politiche e dall’apparato massmediatico ad esse consustanziale, dal dopoguerra a oggi, di firmare fiduciosamente e giulivamente una cambiale in bianco.
Dentro questa concezione di progresso, come affrancamento e congedo, c’è, simile a un aculeo avvelenato, l’idea che lo stesso concetto di Occidente e la civiltà che esso ha prodotto, vadano fatte lentamente (ma non troppo) scomparire, non solo perché superati da presunte e inflessibili leggi della storia, ma soprattutto perché sbagliati, ingiusti. Il futuro, il progresso, avrebbero dunque una fisionomia morale, e chiederebbero, per potersi realizzare compiutamente, la morte per eutanasia di quanto è dichiarato essere un male".
Questa Europa ha scelto di rinnegare la sua storia e la sua identità.
Ha scelto di abbattere le sue chiese.
Ha scelto di non festeggiare più il Natale ma la "festa delle luci", la "festa della neve" e quant'altro.
Ha scelto di non fare leggere più opere come la "Divina Commedia" di Dante Alighieri, perché ritenuta "islamofoba" , "omofoba", "razzista" e quant'altro.
In Paesi come la Francia, è stata bandita la carne di maiale dalle mense delle scuole.
Da qui nasce l'ostilità verso Israele, ostilità che si traduce (per esempio) nel non riconoscimento di Gerusalemme come sua capitale.
Infatti, per questa Europa, Israele rappresenta il capitalismo dell'Occidente, cosa che a certa narrativa cattocomunista, socialista e pauperista è vista come il male.
Purtroppo, questa Europa è ammorbata da questa narrativa.
Qualcuno ha detto che la difesa dell'Europa si fa a Gerusalemme.
Ciò è vero.
Purtroppo, l'Europa ha scelto di lasciare Gerusalemme agli altri (agli Arabi) e questo la condannerà ad un declino inesorabile.
Gli effetti si stanno vedendo.
Si vedono le chiese sempre più vuote e si vedono moschee che sorgono.
Il video qui sotto (preso da Youtube) mostra ciò che sta accadendo nel Regno Unito.
Questa è la morte dell'Europa.
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