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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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domenica 5 agosto 2018

Le coalizioni innaturali ed il sistema proporzionale

Riporto un commento scritto su Facebook da un'amica all'articolo intitolato "Ecco il Ddl non Dignità":
"Ma quale coalizione popolo della Libertà Partito Democratico, vi fate i film a forza di dar retta a quello che dicono i neo grilloleghisti.
Alle elezioni vinse tale coalizione? dove l'hai sognata?
Forse alludi a quel patto del Nazareno per fare le riforme della Costituzione e della legge elettorale, ma da qui a dire che c'era una coalizione sai quanto passa? Patto che fallì e infatti abbiamo visto che razza di riforme sono state fatte dal PD da solo
Era una cosa che fece già alla fine del secolo scorso con D'Alema ma tu forse eri bambino e non lo ricordi, era sempre per rifare la Carta Costituzionale, ma anche allora fallì
Questo significa solo che Berlusconi vorrebbe fare le cose nel modo giusto: le riforme si fanno insieme non si fanno contro un partito, chiaro?
".

Con tutto il rispetto, rinfresco la memoria a questa mia amica.
Il 28 aprile 2013, era nato un governo di larghe intese tra Partito Democratico e Popolo della Libertà.
Questo governo era presieduto da Enrico Letta.
Questa situazione era durata fino al 26 novembre 2011, quando nel Popolo della Libertà c'era stata una scissione che aveva portato il grosso del partito ad uscire da questa "grande coalizione" con il nome ed il simbolo di Forza Italia, mentre la minoranza (capeggiata dall'allora ministro degli Interni Angelino Alfano) era rimasta alleata di governo del Partito Democratico.
Questa "grande coalizione" non era stata frutto di elezioni, dato che il Partito Democratico aveva corso con Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico e tutti i partiti del centrosinistra, ad esclusione di una parte della sinistra radicale, mentre il Popolo della Libertà era alleato della Lega Nord e degli altri partiti del centrodestra.
La situazione di oggi ripropone esattamente lo stesso schema.
Vi è un altro governo non eletto dal popolo.
Cambiano solo gli attori, che sono il Movimento 5 Stelle) e la Lega (ex-Lega Nord) che nel 2013 erano all'opposizione.
Cambiano gli attori ma vi è un comune denominatore: il sistema proporzionale.
Finché ci sarà un sistema elettorale proporzionale più o meno spurio, come la Legge Calderoli (detta "Porcellum") o l'attuale legge elettorale, detta "Rosatellum", sarà sempre così.
Con il sistema proporzionale, tutti si possono dire vincitori.
Con il sistema proporzionale, le coalizioni che corrono alle elezioni non contano nulla poiché le maggioranze nascono in Parlamento.
Si vuole evitare tutto questo?
Bene, c'è solo un modo per fare ciò: il sistema maggioritario.
Con un sistema maggioritario chi vince governa e chi perde è minoranza.
Con un sistema maggioritario, il centrodestra avrebbe stravinto le elezioni.
Riguardo alla Commissione Bicamerale portata avanti da D'Alema, la quale poi fallì perché le riforme che uscirono furono pessime, io avevo 18 anni e mi opponevo alle autogestioni e alle occupazioni che la sinistra giovanile faceva nella mia scuola.
Quindi, in quel periodo masticavo già molta politica (chi mi conosce lo sa) ed ero ideologicamente vicino ad Alleanza Nazionale.
Ricordo anche che nel 2001,  qui in Provincia di Mantova, c'erano le elezioni provinciali e che sostenevo la campagna elettorale del candidato di Alleanza Nazionale della mia zona, il compianto professor Rodolfo Ferro.
Forse, non ero molto navigato ma non ero neppure un bambino.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.