Riporto questo stralcio dell'articolo:
"La Costituzione viene piegata per essere usata come arma d'offesa. "Sarebbe facile obiettare che la Carta sancisce la difesa dei confini nazionali e la tutela dei cittadini italiani, e non prevede che si possa entrare nel nostro paese clandestinamente. Ma la legalità, per certi giudici come per tanti giustizialisti, va a farsi fottere quando si tratta di migranti e di nemici politici". Il risultato è che di fronte alle immagini dei migranti sulla Diciotti, negli italiani cresce la sensazione di assedio e la paura di "importare quello stesso squallore". Restano "impotenza e assoluto sconforto. Eppure sappiamo che stanno liquidando la nostra civiltà, il nostro Paese, la nostra vita, in questo delirio di autodistruzione travestito da pulsione umanitaria". "Chi invoca il senso del limite, della misura, della frontiera e della responsabilità va considerato un delinquente e se cerca di far valere le leggi e le misure, va processato per crimini contro l'umanità". Per questo, conclude Veneziani, o si arriva a una mediazione tra le parti oppure "si va verso abissi di guerra civile, scontri immani, e la frattura tra potentati e popoli diventerà un baratro"".
Il noto giornalista Marcello Veneziani ha perfettamente ragione.
Anche un bambino di due anni capirebbe che l'immigrazione clandestina e senza regole è un problema.
Ora, i soliti buonisti dicono: "Anche molti di noi italiani sono emigrati all'estero".
Io rispondo affermando che anche alcuni dei miei parenti sono emigrati all'estero.
Però, essi l'hanno fatto in modo regolare.
Inoltre, non è che i Paesi a cui questi nostri connazionali si sono rivolti abbia accolto tutti.
Una parte dei nostri emigrati è stata respinta, perché non aveva i requisiti per restare.
Dunque, cerchiamo di essere seri.
Comunque, il problema c'è.
Chi, per esempio, dice che l'immigrazione clandestina sia un grosso problema viene accusato di "razzismo" dai soliti buonisti e dagli utili idioti a loro vicini.
Questo è il meno che gli può capitare.
Il peggio è una denuncia per "istigazione all'odio razziale", un'arma a cui si ricorre (spesso smodatamente) per tappare la bocca a chi dice cose diverse da chi esprime un certo pensiero che (forzatamente) si vuole fare diventare un "pensiero unico", un pensiero pro-immigrazione senza regole, buonista e pacifista, un pensiero in cui si ritiene la difesa dell'identità di un popolo come qualcosa di aberrante.
Riguardo a ciò, ammiro il Governo israeliano, il quale ha avuto il coraggio di dire che Israele è uno "Stato ebraico" .
Infatti, Israele è uno Stato ebraico perché l'Ebraismo fa parte della sua storia.
Israele ci ha dato un esempio di amor proprio.
Noi abbiamo ancora l'amor proprio?
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