Firmerò molto volentieri la petizione promossa dal giornalista Giulio Meotti, la quale è intitolato "No all'Iran ospite d'onore alla Fiera del Libro di Torino".
Questo è il testo della petizione:
"Ai responsabili della Fiera del Libro di Torino, Nicola Lagioia e Massimo Bray
Al ministro della Cultura, Alberto Bonisoli
Al ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi
A tutte le persone di buona volontà,
La decisione di invitare l'Iran come ospite d'onore alla Fiera del Libro di Torino per il 2020 è un fatto gravissimo e senza precedenti in Europa. Si tratta di una dittatura e di un regime in cui non è possibile distinguere fra società civile e governo, dove vige la più spietata censura, dove molti scrittori e giornalisti sono stati condannati al carcere e alla tortura per svariati reati di opinione e che ha condannato a morte dal 1979 Salman Rushdie. Per questo ospitare l'Iran significherebbe legittimare quella dittatura che sopprime la propria popolazione e che finanzia il terrorismo in tutto il Medio Oriente. Un regime, l'Iran, che ha l'obiettivo ufficiale di distruggere Israele e di buttare a mare gli ebrei. Per questo nel 1979 hanno ucciso il cittadino ebreo iraniano Habib Elghanian appena presero il potere, per questo hanno compiuto attentati contro le comunità ebraiche in Argentina, per questo finanziano metà del budget di una organizzazione terroristica come Hamas che vuole distruggere Israele e lancia missili sul suo popolo, per questo in Libano hanno riempito Hezbollah di missili, per questo negano l'Olocausto. Mentre in tutta Europa assistiamo a una terribile ondata di antisemitismo e i simboli ebraici scompaiono, l'Italia non può consentire che questo regime sotto sanzioni ed embargo internazionale, un regime che brucia la bandiera con la Stella di Davide nelle sue manifestazioni pubbliche e che chiama Israele "cancro", diventi l'ospite d'onore nella sua principale fiera culturale. Si chiede pertanto la cancellazione di una decisione che disonorerebbe l'Italia e lancerebbe un pericoloso messaggio alla comunità internazionale".
Un Paese totalitario ed islamista non può essere ospite d'onore ad un evento tanto importante come la Fiera del Libro di Torino.
Gli ayatollah negano anche la Shoah e mostrano ostilità verso il mondo ebraico.
Firmare è per me un dovere.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ho firmato anche io
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