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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 24 agosto 2018

Il caso irlandese, la nota di Giulio Meotti

Questa è la nota del giornalista Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:

"Il Papa sabato va in Irlanda, l'ex paese cattolico, devastato dagli scandali della pedofilia e dove oggi la parola di Bono Vox ha più peso di quella di un qualunque cardinale. In America qualche giorno fa è uscita la notizia di centinaia di bambini abusati dai preti. Sono anni che cardinali (l'ultimo è McCarrick di Washington), Papi, ordini religiosi, diocesi, cadono attorno a questi scandali sessuali. Io ne ho la nausea. Possibile che la chiesa faccia notizia ormai soltanto per questo fradiciume di pedofili al suo interno? “Siamo rattristati”, ripetono i cardinali. Yalla, ci diano uomini migliori, non scuse. La verità è un'altra, la verità è che il cristianesimo organizzato sta vivendo i suoi ultimi giorni in Occidente e la pedofilia, questo schifo che grida vendetta, ne è una dimostrazione. Basta andare a una messa: anziani sacerdoti che presiedono file di banchi polverosi e distribuiscono l'Eucaristia con mani tremanti a una fila di pensionati. Questo mese sono stati venduti 45.000 biglietti per sentire Papa Francesco al Santuario di Knock. Per Giovanni Paolo II nel 1979 arrivarono in 450.000. Le foto di quell'evento mostrano una massa immensa di fedeli che si stagliavano all'orizzonte. Ma intanto si consumavano gli scandali che avrebbero portato la chiesa alla sua morte. Quei giorni sono andati. L'Irlanda era il più prolifico produttore di preti, mandati a servire in tutto il mondo. L'anno scorso, solo 6 giovani sono entrati nel seminario nazionale del St. Patrick's College di Maynooth. Il numero più basso dal 1795. Forse è un bene, considerando chi hanno fatto entrare in passato. Hanno dimostrato più coraggio, dignità, onestà e resilienza le chiese orientali dei perseguitati che quelle occidentali dei predatori.".

Riguardo alla domanda posta da Meotti, quella che recita: "Possibile che la chiesa faccia notizia ormai soltanto per questo fradiciume di pedofili al suo interno?", mi sentirei di rispondere dicendo che in parte essa è gonfiata dai mass media.
Per esempio, perché nessuno parla delle bambine date in sposa in certe realtà islamiche?
Non mi pare che i loro "maturi" mariti le sposino per fare raccontare a loro le favolette o le fiabe di Cappuccetto rosso, di Hansel e Gretel  e di Biancaneve ed i Sette Nani.
Quindi, è vero che vi è lo scandalo della pedofilia tra gli ecclesiastici (e, da cattolico, questa cosa mi dà la nausea) però si tenti di vedere la faccenda in modo corretto.
Dopo avere scritto questa "introduzione" al mio commento, affronto il problema del Cristianesimo in Europa.
Meotti scrive delle cose che (purtroppo) sono vere.
Il caso irlandese è paradigmatico.
Per secoli, dal 1534, l'Irlanda fece del cattolicesimo la sua bandiera, anche per difendersi dall'anglicana Inghilterra, che la dominava.
Oggi, l'Irlanda risente esattamente e pedissequamente di quanto sta accadendo in Europa.
Non ci sono eccezioni.
L'Europa di oggi ha rinnegato completamente le sue radici giudaico-cristiane, in nome del relativismo.
L'Europa di oggi ha rinnegato la sua identità.
L'Irlanda non sta facendo altro che fare ciò che si sta facendo nel resto d'Europa.
Quello che non sono riusciti a fare re Enrico VIII, la regina Elisabetta I ed Oliver Cromwell lo stanno facendo l'attuale classe dirigente irlandese e l'Unione Europea.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.