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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 22 agosto 2018

Il pericolo di una dittatura? Sta nel popolo

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questo spunto di Louis de Whol, citato in Walter Romig, The Book of Catholic Authors, Grosse Pointe, Michigan:
Avevo visto il terribile effetto di un falso ideale. Milioni di tedeschi erano rimasti incantati dalla cialtroneria di Hitler, avevano cercato di imitarlo, diventando loro stessi dei piccoli Hitler.”

Sono perfettamente d'accordo con queste parole.
Nella storia, i vari demagoghi e dittatori, come Oliver Cromwell, Maximilien de Robespierre, Adolf Hitler, Iosif Stalin, Benito Mussolini, Tito, Mao Tse Tung, Plutarco Elias Calles, Nicolae Ceaușescu, Hugo Chavez ed altri come loro, ebbero la loro forza propulsiva nel popolo.
Essi usarono il populismo, per arrivare al potere e mantenerlo.
Certamente, questi personaggi ebbero delle abilità nel sapere fare propaganda in momenti difficili.
Proprio usando queste abilità, essi portarono alla loro attenzione le masse della gente, promettendole un mondo migliore di quello in cui vivono.
Nei momenti difficili vince chi urla più forte.
Questo meccanismo funziona ancora oggi.
Una volta preso il potere, il dittatore inizia a fare di tutto per mantenerlo, creando un vero e proprio terrorismo di Stato.
Certo, non in tutti i casi ci questa cosa si compì.
Per esempio, nell'Italia fascista, Mussolini ebbe l'opposizione da parte del re e della Chiesa cattolica.
Quindi, egli dovette scendere a compromessi con essi.
La dimostrazione fu il fatto che il rapporto tra il fascismo ed il popolo italiano si fosse incrinato dopo che il regime decise di propugnare le leggi razziali del 1939.
In Germania, invece, il nazismo si sviluppò in una repubblica.
Dunque, non vi fu un re in grado di fare da contraltare ad Hitler.
Inoltre, la Chiesa luterana si piegò di fronte al nazismo e la Chiesa cattolica fu forte solo al sud.
In Russia, il comunismo si impose perché non ci fu una borghesia forte ed in grado di metterlo in difficoltà.
Quindi, si deve valutare caso per caso.
Certamente, la dittatura ed il populismo vanno a braccetto.
Il pericolo di una dittatura sta nel popolo che sostiene il dittatore, anche con il silenzio.

1 commento:

  1. Tutto vero, aggiungo che in Russia l'opposizione fu ammazzata de i pochi che si salvarono furono rinchiusi nei gulag dove morirono per il gelo e per la fame
    Il comunismo è stato ed è ancora (vedi Venezuela, Cuba, Cina ecc.) il peggiore di tutti i regimi

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".