Quel ponte dello scandalo...

Su "Panorama" vi è un articolo di Raffaele Leone che è intitolato "Il ponte del Titanic Italia".
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"A Genova i morti sono stati quarantatré. Io non conosco i Benetton né i vertici di Autostrade per l'Italia anche se l'azienda ci ha affiancato nel tour "Panorama Italia" e ho incontrato il responsabile delle relazioni esterne.  
La ritengo una collaborazione indovinata e positiva ma una collaborazione indovinata e positiva non mi impedisce di dire che se dovesse accertarsi che il crollo del ponte è colpa dei tecnici e di manager dell'azienda, mi aspetterei le dimissioni di tutti i vertici (la revoca della concessione a quel punto andrebbe probabilmente da sé".

Le novità sulla vicenda del crollo del ponte "Morandi" di Genova sono le seguenti:
La prima è il sequestro di materiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte della Procura di Genova.
La Guardia di Finanza ha operato questo sequestro.
La seconda è una lettera inviata dal gruppo "Autostrade per l'Italia" al suddetto ministero con cui si comunicava che il ponte aveva dei problemi.
La lettera è stata inviata il 28 febbraio scorso.
Dunque, le responsabilità non sono solo di una parte in causa.
Il crollo del ponte "Morandi" ha fatto emergere la reale situazione di un Paese in cui si è fatto poco per evitare certe situazioni.
La politica ha delle grandi colpe in ciò.