Russia, il caso di Maxim Neverov

Ringrazio l'amica e collaboratrice Silvia Morelli che mi ha segnalato una petizione del sito "All Out" che tratta il caso di Maxim Neverov.
Ai sensi della legge anti-gay in Russia, il sedicenne è stato condannato per "propaganda gay". 
Ora, io sono (e sarò) contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso, come sono contro la pratica dell'utero in affitto e cose simili. Sono anche anti-abortista e contro l'eutanasia.
Però, arrivare a condannare una persona (oltretutto minorenne) per "propaganda gay" mi pare davvero troppo.
Una cosa è essere contro i matrimoni omosessuali. Chi è favorevole ai matrimoni omosessuali avrà in me un avversario tenace.
Ben altro è negare i diritti individuali di una persona.
Finché non fa del male agli altri, una persona deve avere il suo diritto di manifestare il suo pensiero.
Il ragazzo in questione ha solo manifestato il suo pensiero.
Non ha recato danno agli altri.
Dunque, questa condanna è incomprensibile.
Penso che neanche il Padre Eterno voglia queste cose.
Per questo, firmo la petizione.