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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 24 agosto 2018

La farsa umanitaria

Ringrazio l'amica e collaboratrice Francesca Padovese che mi ha segnalato l'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Diciotti, Salvini per ora resiste alla farsa umanitaria".

Dell'articolo (scritto Gianandrea Gaiani) riporto questo stralcio:

"Dopo lo sbarco dei minori dal pattugliatore “Diciotti” della Guardia Costiera ormeggiato a Catania non sembrano aprirsi spiragli per la soluzione della vicenda che vede ancora quasi 150 somali, sudanesi ed eritrei restare a bordo dell’unità navale in attesa del permesso di sbarcare.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, tiene duro nonostante le scontate critiche dell’ampio fronte “immigrazionista” che rilancia il solito carosello sulle sofferenze, torture, ferite e privazioni subite dai “profughi” in Libia. Molto critico l’onorevole Francesco Giro, di Forza Italia. “I resoconti sullo stato di salute dei migranti riferiti dai volontari e dagli operatori di Medici senza Frontiere e Terre des Hommes sono poco credibili. Riferiscono di cose riferite da altri. Ma i riscontri oggettivi? Le ferite? I segni visibili e incontrovertibili delle torture? Magrezze presunte o costituzionali delle persone eritree? E insistono sulla scabbia? Ma vadano in un carcere italiano o in campo rom! La cosa è delicatissima e non può essere delegata a Ong interessate e super finanziate. La procura controlli e censuri tutte queste sciocchezze". All’onorevole di Più Europa, Riccardo Magi, un clandestino ha detto di essere scappato perché “in Eritrea fare il servizio militare è come la schiavitù" mentre il comandante del “Diciotti” avrebbe detto allo stesso deputato che circa le condizioni della nave il limite è stato superato da tempo.

Meglio però ricordare che nel Corno d’Africa vi sono molti campi dell’Onu a cui potersi rivolgere per essere accolti e chiedere formalmente asilo, come si è sempre fatto prima che venisse aperta su vasta scala la “rotta libica”. Accogliere disertori o renitenti alla leva eritrei significa di fatto riconoscere a chiunque il diritto a raggiungere l’Italia, ma solo dopo aver pagato quei trafficanti a cui i clandestini si sono rivolti volontariamente"
.

Dire che il ministro degli Interni Matteo Salvini sia un razzista è una pura idiozia.
Questi "profughi" che vengono da noi altro non sono che ragazzi giovani e donne incinte provenienti da Paesi che non sono in guerra.
A vederli, questi ragazzi sembrano in ottime condizioni di salute e non hanno l'aspetto di persone perseguitate.
Oltretutto, nel Corno d'Africa ci sono campi dell'Onu a cui eventuali persone che chiedono asilo per persecuzioni possono rivolgersi.
Allora, perché queste persone vengono qui da noi?
Queste persone vengono qui da noi perché c'è un giro di interessi.
Vogliamo dire come stanno le cose?
Intorno al fenomeno migratorio c'è un vero e proprio business.
Basti pensare alla manodopera a basso costo per la raccolta dei pomodori, che potrebbe essere meccanizzata, oltre al giro di affari che vede coinvolte varie cooperative.
Consiglio di leggere il libro di Mario Giordano che è intitolato "Profugopoli".
Inoltre, non mi pare che in Eritrea ci sia la guerra.
Quindi, ci sono anche le fake news.
Se Salvini è razzista vuole dire che è razzista anche un personaggio come Tony Abbott, il quale è stato Primo Ministro di Australia.
Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di queste parole del politico australiano:



"Abbiamo centinaia, forse migliaia di persone che annegano nel tentativo di arrivare dall'Africa in Europa. (...) L'unico modo di fermare le morti è quello di fermare i barconi.".

Non mi pare che Abbott sia un nazista.
Anzi, egli è anche cattolico. Quindi, è uno di noi.
L'Australia non è di certo la Germania nazista.
Abbott ha detto delle cose che sono di buonsenso e Salvini le ha riprese.
I poveri debbono essere aiutati in casa loro.
Oltretutto, tutti questi immigrati non ci servono.
A noi non servono braccia ma cervelli, visto il progresso tecnologico.
Il nostro Paese ha fatto scappare i cervelli e ha fatto entrare braccia, andando anche contro la storia e riempiendosi di barboni che vivono di lavoretti non qualificati o di espedienti anche al di fuori della legge. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.