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venerdì 17 agosto 2018

Antisemitismo progressista

Sul sito "Progetto Dreyfus" vi è un articolo intitolato "C’è fra i “progressisti” chi difende l’antisemitismo".
L'articolo è di Ugo Volli.
Questo è uno stralcio dell'articolo:

"Antisemitismo tra i cosiddetti “progressisti”. Che ci sia una aperta tendenza antisemita nel partito laburista inglese e non tanto nascosta in fondo in buona parte della sinistra europea e americana, e che essa si giustifichi con la “solidarietà antimperialista” con la “lotta del popolo palestinese” è un fatto evidente, confermato da mille episodi recenti. Dopo l’articolo che ho dedicato all’antisemitismo di Corbyn qualche giorno fa sono emersi altri due episodi significativi che riguardano il leader laburista: il suo omaggio ai terroristi che sequestrarono e uccisero dopo orrende torture 11 atleti israeliani, con partecipazione alla preghiera islamica, un discorso in cui paragona Israele al nazismo e la partecipazione al matrimonio di un suo “carissimo amico”, dichiaratamente antisemita e negatore della Shoah. Di Corbyn si parla molto, ma le stesse osservazioni si potrebbero anche fare, se ci fosse una stampa disponibile a investigare, per la maggior parte dei leaders socialdemocratici di paesi come la Svezia, la Norvegia e anche di alcuni tedeschi.".

Tanti progressisti sono contro Israele e pro-Palestina per aperta ostilità nei confronti del capitalismo.
Essi, però, non si rendono conto (o forse non vogliono rendersi conto) del fatto che anche Adolf Hitler (a suo tempo) odiava gli ebrei perché li riteneva "fautori del capitalismo".
Infatti, a ben guardare, si può notare che la bandiera nazista ha tre colori: il rosso, il bianco ed il nero.
Il rosso indica la natura "sociale" (o meglio socialista) del nazismo.
Il nazismo era anticomunista solo perché il comunismo si poneva in competizione con esso e non perché lo ritenesse un'ideologia malsana.
Nel 1539, la Germania nazista e l'Unione Sovietica fecero un accordo, il patto Ribbentrop-Molotov.
Questo accordo saltò solo per la bramosia di Hitler, che volle papparsi le terre ad est della Germania.
In fondo, al di là delle parole, Hitler non disprezzava il comunismo.
Per i nazisti, i comunisti erano solo dei concorrenti e non dei nemici.
Invece, Hitler disprezzava le ideologie conservatrici-liberali e liberali e riteneva nemici i Paesi delle democrazie occidentali, che per lui erano "società degenerate a causa dell'influenza ebraica", sia attraverso le ideologie liberali che attraverso il Cristianesimo.
I nazisti odiavano anche il Cristianesimo, per la sua derivazione dall'Ebraismo
Io (che sono un conservatore-liberale e cattolico) posso dire di essere un nemico del nazismo.
Dunque, non sorprende se oggi la sinistra ripeta certi clichet usati nel secolo scorso.
Questo è preoccupante poiché tanta gente non sa come vadano realmente le cose.
Termino, augurando agli amici di fede ebraica Shabbat Shalom.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.