vi invito a leggere un articolo sul blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Ecco perché l'Italia non subisce attentati".
Dell'articolo, riporto questa parte:
"Le cose stanno proprio così. Questo paese ha da tempo una politica ambigua e sottomessa verso il mondo islamico. Basti vedere i rolex degli sceicchi a Renzi per capire che a noi l'islam "ci vuole bene".
Beh sarete contenti immagino.
Parlando con gli arabi nei loro paesi l'Italia è già considerata roba loro. Un governo fantoccio compiacente al loro servizio, una parte del paese che fa il tifo per loro, mai nessun atto contro di loro ed anzi li abbiamo aiutati a far fuori uno che seppur musulmano sapeva come opporsi alle fazioni come l'Isis e si opponeva all'Asse Reich Arabia Saudita, che era Gheddafi. Non molti polli nostrani, ma comunque troppi, si convertono. E che vuoi di più da un paesetto occidentale? La conversione di massa all'Islam? A quello ci sta pensando papa Francesco".
Ora, a prescindere da tutto, esprimo una mia opinione.
Fondamentalmente, come oramai anche tante altre persone sostengono, qui in Italia non ci sono stati ancora degli attentati terroristici perché l'Italia è il punto di approdo degli immigrati che partono dall'Africa e dal Medio Oriente.
Vorrei fare un trascorso storico: nella visione islamica più fondamentalista, due erano le città europee (dopo Costantinopoli) che l'Islam puntava a conquistare.
La prima era Roma e la seconda era Vienna.
Una volta presa Costantinopoli, il 29 maggio 1453, con l'Impero Ottomano, l'Islam puntò a fare quello che non riuscirono a fare gli Arabi: prendersi Roma.
Del resto, gli Arabi assediarono Costantinopoli per tre volte, senza riuscire a prenderla.
La presero i Turchi, per l'appunto il 29 maggio 1453.
Nella visione ottomana, vi era l'allegoria delle "due mele".
Roma era la "Mela rossa", in turco Kizil Helma. Vienna era la "Mela d'oro".
Il sultano turco Maometto II (1432-1481) tentò di prendersi Roma assediando Otranto nel 1480.
Non ci riuscì.
Poi, nel XVI secolo, la minaccia turca diventò ancora più forte.
Con il sultano Solimano I (1494-1566) i Turchi risalirono la Penisola Balcanica, sfruttando anche le divisioni tra cristiani dovute all'avvento della Riforma protestante.
Nel 1529, i Turchi assediarono Vienna.
Con il sultano Selim II (figlio di Solimano 1524-1574), ci fu una fatwa (decreto religioso islamico) con cui l'Impero Ottomano puntò a prendersi i territori che prima erano stati degli Arabi, comprese la Sicilia e la Spagna.
La minaccia turca fu ancora più concreta. Nel 1570 Turchi attaccarono Cipro (che era governata dai veneziani) e nel 1571 trucidarono il governatore veneziano dell'isola Marcantonio Bragadin.
Solo la Battaglia di Lepanto del 1571 impedì ai Turchi di portare a termine il loro progetto.
La situazione peggiorò nuovamente nel XVII secolo.
Nel 1683, ci fu un secondo assedio di Vienna.
Solo nel 1699, con la pace di Carlowitz, la minaccia militare turca sembrò scongiurata.
Oggi,vi è il problema del terrorismo ma vi sono due minacce ancora più subdole: quella dell'immigrazione clandestina e quella del finanziamento da parte di Paesi islamici di opere ed iniziative qui da noi. Ieri ho parlato dell'università.
Le due cose sono correlate.
Spesso e volentieri, quelle che non si può fare con le armi lo si può fare con i soldi.
Per esempio, in varie università inglesi (e non solo) si insegna a demonizzare Israele. Questo avviene perché tanti dei loro progetti vengono finanziati con soldi provenienti da quei Paesi che sono nemici di Israele.
Inoltre, l'Italia è anche il punto di approdo di immigrati clandestini. Per capire il business che c'è dietro, vi basterebbe leggere il libro di Mario Giordano "Profugopoli", di cui ho scritto la recensione.
Chi è capace di intendere intenda.
Cordiali saluti.
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