Cari amici ed amiche,
questo è un commento dell'amico Vito Schepisi all'articolo del blog de "Il Giornale" che è intitolato "Obama, il mercante d'armi":
"E pensare che nel 2009 a Barack Obama è stato conferito il Premio Nobel per la Pace!Ci sono riconoscimenti internazionali che al pari degli organismi internazionali (ad esempio l'ONU) sono diventati luoghi di mercimonio politico.
Il Premio Nobel ad Obama fu conferito per il suo impegno contro la proliferazione nucleare - Un qualsiasi presidente di una grande potenza mondiale avrebbe avuto interesse a lavorare per bloccare la proliferazione degli armamenti nucleari - in molti, invece, intesero il conferimento del Nobel come un sostegno politico a quel terzomondismo sempre pronto a svendere i valori della libertà in cambio dei grandi interessi economici.
E’ stato sempre negato, ma è evidente che sia stato così.
Mai un premio Nobel (neanche quello conferito a Dario Fo per la Letteratura) è stato così mal destinato. Obama non soltanto lascia la sua presidenza in un quadro internazionale denso di tensioni e pericoli; non soltanto conclude il suo mandato in un pericoloso braccio di ferro politico con la Russia di Putin, oltre che in tensione con lo Stato di Israele, ma, come rilevato dall’Istituto di Ricerca del Congresso Americano, nei sette anni dal 2008 al 2015, con il 42% del totale (Russia 17,31%), gli Stati Uniti d’America sono stati i più grandi fornitore di armi per i paesi in via di sviluppo (leggi soprattutto Medio Oriente e paesi di grande pericolosità per la sicurezza internazionale).
Il maggior sforzo gli USA l’hanno fatto negli anni della destabilizzazione della Libia e delle primavere arabe (2011-2012).
Se il Nord Africa e i paesi mediorientali oggi destano più di una preoccupazione per la stabilità e la pace, se il Mediterraneo è diventato il mare dell’invasione verso l’Europa, e principalmente verso le coste italiane, lo dobbiamo a Barack Obama.
Il popolo USA l’ha capito. Il candidato di Obama alla Casa Bianca (Hilary Clinton) è stato sorprendentemente bocciato da un candidato che in altri tempi non avrebbe conquistato neanche il 40% dei grandi elettori.
L’unico a non averlo capito è l’Europa, con l’Italia in pole position".
Ringrazio Vito e dico che sono d'accordo con lui.
Obama aveva promesso una pacificazione e invece vi sono guerre ed instabilità, come prima e più di prima. Egli ha anche incrinato i rapporti tra USA ed Israele.
Persino gli USA non sono sicuri, per via delle tensioni razziali che sono riesplose in modo dirompente.
Non mi sembra un grande risultato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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