Fidiricu, di Schleswig duca et so' ziu,
accussì Christianus re et so' niputi 'mpriggiunau...
cà di culpa nenti appi!
Et pì la so casa putiri...
sempri stesi...accussì 'ntô lu so' pinzeru...
dû sangu puru cà sinni futtìu...
cà unu 'nnucenti 'n priggiuni misi et peggiu fici di 'nu furasteru!
Italiano:
Dopo che la corona gli pigliò...
Federico, di Schleswig duca e suo zio,
così Cristiano re e suo nipote imprigionò,..
che di colpa niente ebbe!
E per la casa sua il potere...
sempre stette...così nel suo pensiero...
del sangue pur che se ne fregò...
che un innocente mise in galera e peggio fece di un forestiero!
La poesia in questione parla di un fatto accaduto in Danimarca nel 1532.
L'immagine in alto mostra re Federico I Oldenburg (nell'immagine in alto, 1471-1533) che divenne re di Danimarca e di Norvegia nel 1523.
Egli divenne re di Danimarca, dopo che fu tolta la corona a suo nipote, re Cristiano II (nell'immagine qui sotto, 1481-1559).
Re Cristiano II fu detronizzato nel 1523, dopo essere stato cacciato dalla Svezia.
Re Cristiano II, infatti, era re dell'Unione di Kalmar.
L'Unione di Kalmar fu creata dalla regina di Danimarca Margherita I (1353-1412) che volle dare inizio ad un grande Stato scandinavo, mettendo insieme le corone di Danimarca, Svezia e Norvegia, che sarebbe stato fondato anche sul cattolicesimo.
Qui sotto vi è la foto di una moneta di 1 Corona danese, che è parte della mia piccola collezione.
Nel 1527, poiché Papa Clemente VII (1478-1534) non accettò subito la nomina di alcuni vescovi proposti da lui, Gustavo I impose il luteranesimo.
I guai per Cristiano II non finirono.
Sempre nel 1523, egli fu detronizzato e sostituito con suo zio, Federico.
Re Federico I cercò di catturare re Cristiano II. Con lui vi era anche l'arcivescovo di Uppsala Gustavo Trolle (1488-1535), che si era rifugiato in Danimarca. Trolle fu il personaggio che scatenò la rottura tra il nuovo re di Svezia ed il Papa. Trolle era del partito contrario a quello di Gustavo I e sosteneva i danesi e re Cristiano II.
Il re svedese lo dichiarò decaduto e volle rimpiazzarlo con Giovanni Magno (1488-1544).
Il Papa non riconobbe subito quest'ultimo e da qui partì la rottura tra la Svezia e Roma.
Ora, il deposto re Cristiano II girò per i Paesi Bassi per cercare aiuto all'estero per potere riprendersi il trono di Danimarca.
Nel 1531, grazie anche all'appoggio dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V (1500-1558), Cristiano II riunì un esercito per cacciare lo zio.
Non vi riuscì, perché una tempesta disperse tutti in mare.
Il 1 luglio 1532, re Cristiano II si arrese a suo zio, in cambio della promessa di un salvacondotto.
Federico, però, non mantenne la promessa e lo fece imprigionare.
Ricordo che Cristiano II fu imprigionato senza avere commesso alcun crimine.
Evidentemente, Federico volle dare potere al suo ramo della famiglia Oldenburg.
Ora, questa poesia parte da una mia riflessione: di fronte agli interessi, non esistono rapporti di parentela e di amicizia.
Anzi, spesso e volentieri, i parenti sono la peggiore cosa.
Da un estraneo ci si aspetta un tradimento. Da un parente non ci si aspetta certe cose e quando certe cose accadono è guerra.
Basti vedere la trasmissione "Forum", in cui ci sono fratelli, sorelle, cugini ecc che si scannano per le eredita e per le donazioni.
Queste cose mi fanno dubitare dell'esistenza della famiglia oltreché dell'esistenza dell'amicizia stessa.
Cordiali saluti.
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