il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (detto "Vicienz") ama lanciare i suoi sfottò al Movimento 5 Stelle.
Questo è uno degli epiteti che De Luca riserva all'esponente del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio:
"Luigi Di Maio vuole fare il candidato premier. Quando si è candidato a Pomigliano ha ottenuto 50-60 voti, non lo hanno sostenuto neppure i suoi familiari... Leggo, sul suo curriculum, la professione libera di webmaster, che è una formula elegante per non dire lo sfaccendato, lo steward presso la tribuna autorità dello stadio San Paolo di Napoli, il manovale presso un'impresa edilizia. A un certo punto la sua vocazione l'aveva scoperta, avrebbe avuto anche un'ottima carriera perché dopo un anno sarebbe sicuramente diventato carpentiere. Poi si è perso per strada e così ce lo troviamo niente di meno che vicepresidente della Camera".
Su Alessandro Di Battista, su Roberto Fico e (ovviamente) su Luigi Di Maio, egli dice:
"Nei 5 Stelle è emerso un trio: Di Battista, Di Maio e Fico. Luigino il chierichetto, Fico il moscio, e l'emergente Dibba, il gallo cedrone. E l'Italia dovrebbe essere diretta da questi tre giovanotti? Sono tre mezze pippe, falsi come giuda, miracolati, che si ritrovano ad avere ruoli nazionali senza sapere fare l'O col bicchiere".
Premesso che sul Movimento 5 Stelle io pensi tutto il male possibile ed immaginabile, a De Luca mi verrebbe da dire: "Pensa ai cavoli tuoi !".
La sua Regione, la Campania, ha tanti problemi e deve essere governata.
Mi sembra la classica storia del bue che dà del cornuto al toro.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento