a Pisa, i cittadini non vogliono la moschea e sono pronti ad un referendum.
Il Comune di Pisa, però, ha dichiarato la cosa inammissibile.
Alla base delle motivazioni che hanno indotto il Comune pisano a pronunciare il "no" al quesito, starebbe, secondo quanto riportato nel verbale inviato al comitato promotore, il fatto che non avrebbero dovuto essere i consiglieri provinciali ad autenticare le 2355 firme delle 2530 raccolte. Sarebbero invece valide le 275 autenticate dagli addetti comunali. Insomma, nello statuto comunale non è prevista la possibilità che siano i consiglieri provinciali a poter autenticare le firme per il referendum consultivo territoriale, quindi niente di fatto, almeno per il momento.
Per questo cavillo, i cittadini pisani dovranno vedersi costruire nella loro città una moschea, senza almeno avere notizie di chi la finanzierà e di chi la gestirà?
Il presidente del comitato Luca Cuccu, però, annuncia che "si impugnerà l'atto" e si procederà per vie legali.
I cittadini debbono avere il diritto di esprimersi su una cosa del genere, vista la situazione attuale.
Cordiali saluti.
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