leggete l'articolo del blog "Campari & De Maistre" che è intitolato "L'unico scopo del ddl Cirinnà è l'utero in affitto".
L'articolo è stato scritto da Federico Baldelli Purrone ed io ne riporto uno stralcio:
"Scrivo per la prima volta e lo faccio anche in una condizione “disperata”: sono studente e a breve avrò due esami importanti, tra cui quello di diritto privato. Perché ve ne parlo? Non mi interessa narrarvi la mia vita privata, lo faccio perché, vuoi per la concentrazione dovuta allo studio negli ultimi giorni, vuoi per la tensione socio-politica sul ddl Cirinnà, mi sono messo a studiarlo, Costituzione e Codice Civile alla mano, con l’intento di dare il mio contributo al dibattito producendo un’analisi critica il più possibile tecnica ma sempre considerata in relazione alla società ed ai suoi dati.
Questo è il risultato.
Le coppie omosessuali, seppur non ritenute idonee ad essere ammesse al matrimonio, attualmente godono dei diritti che riguardano quella formazione sociale, come le visite e le decisioni di ambito sanitario, fino alla donazione degli organi dopo la morte, come la possibilità di visitare il partner in carcere, di prendere il figlio del partner a scuola o in altra sede, di adottare perfino il figlio del partner deceduto se la moglie è anch'essa deceduta, poiché in tali circostanze il diritto di prelazione nell'adozione viene dato alla persona affettivamente più vicina al bambino.
Su questo c’è poco da discutere, gli strumenti giuridici per ottenere il declamato fine ci sono quasi tutti, disponibili nell'ordinamento giuridico italiano da parte dei soggetti di qualsiasi orientamento sessuale. L'unico aspetto che deve ancora essere regolamentato è quello relativo alla successione.
Da questo fatto inizia ad emergere la motivazione forzatamente ideologica di questo ddl, immotivato nella sua portata, una porcheria dal punto di vista sia logico che giuridico.".
Questo è il risultato.
Le coppie omosessuali, seppur non ritenute idonee ad essere ammesse al matrimonio, attualmente godono dei diritti che riguardano quella formazione sociale, come le visite e le decisioni di ambito sanitario, fino alla donazione degli organi dopo la morte, come la possibilità di visitare il partner in carcere, di prendere il figlio del partner a scuola o in altra sede, di adottare perfino il figlio del partner deceduto se la moglie è anch'essa deceduta, poiché in tali circostanze il diritto di prelazione nell'adozione viene dato alla persona affettivamente più vicina al bambino.
Su questo c’è poco da discutere, gli strumenti giuridici per ottenere il declamato fine ci sono quasi tutti, disponibili nell'ordinamento giuridico italiano da parte dei soggetti di qualsiasi orientamento sessuale. L'unico aspetto che deve ancora essere regolamentato è quello relativo alla successione.
Da questo fatto inizia ad emergere la motivazione forzatamente ideologica di questo ddl, immotivato nella sua portata, una porcheria dal punto di vista sia logico che giuridico.".
Fa piacere sapere che un giovane si sia impegnato nello scrivere certe cose.
Questo articolo mi è piaciuto perché tocca un tema importante.
In poche parole, le coppie omosessuali hanno già dei diritti.
Quindi, non servirebbe neppure una legge per le coppie di fatto, come avevo detto più volte.
Allora, perché si vuole fare il ddl Cirinnà?
Il motivo è molto semplice: si vuole alimentare il business degli uteri in affitto e delle banche del seme.
Sappiamo tutti degli interessi che gravitano intorno a questo business.
Sono interessi di una parte del mondo della scienza e di certi "comitati di affari".
Ora, fare business non è certamente reato né peccato, a patto che non si travalichino certi limiti etici, morali e legali.
Quello che propone il ddl Cirinnà travalica tutto ciò.
In primo luogo, qui in Italia quella dell'utero in affitto è una pratica vietata per legge.
I sostenitori del ddl Cirinnà dicono che già le coppie eterosessuali fanno ciò, andando all'estero e ricorrendo alla maternità surrogata.
Ciò è vero ma quello che queste coppie fanno è illegale e debbono dichiarare il falso alle autorità italiane.
In pratica, poiché ci sono coppie eterosessuali che fanno ciò, per i sostenitori del ddl Cirinnà, queste cose dovrebbero essere fatte anche dalle coppie omosessuali.
In pratica, si vuole legittimare una cosa illegale.
In secondo luogo, quello degli uteri in affitto è un business fatto sulla pelle delle persone.
Una donna "affitta" il suo utero per fare concepire un figlio ad una coppia (omosessuale o eterosessuale) in cambio di soldi.
Siamo proprio alla mercificazione del corpo della donna, la quale rischia anche la salute.
In terzo luogo, qui c'è un altro rischio: quello dell'eugenetica.
Infatti, non ci si vuole fermare solo agli uteri in affitto ma si vuole arrivare anche alla possibilità data alla coppia di scegliersi le caratteristiche del figlio da concepire.
Questa pratica ricorda quello che fece Mengele nella Germania nazista ed è abominevole.
Un figlio si accetta così com'è e lo si ama.
Un figlio si accetta così com'è e lo si ama.
Allora, diciamo no al ddl Cirinnà.
Cordiali saluti.
Secondo tanti costituzionalisti è una legge che, se approvata, non passerà l'esame di costituzionalità !
RispondiEliminaE' vergognoso per tutti i motivi che hai elencato che il Parlamento voti questa legge, voluta dalla padrona dei locali per omosessuali che sorgono a Roma zona Testaccio che, da quanto ho letto, sembrano essere il massimo dell'indecenza