leggete l'articolo scritto su "Panorama" da Dario Borriello, il quale è intitolato "Il flop delle Province che ora ci costano di più".
Il governo presieduto da Matteo Renzi aveva presentato la riforma portata avanti da Graziano Delrio (oggi Ministro delle Infrastrutture, nella foto) che avrebbe dovuto abolire le Province come un cambiamento epocale che avrebbe ridotto le spese.
In realtà, complice una lettera minacciosa spedita ai parlamentari dall'Unione delle Province d'Italia, nella Legge di Stabilità sono comparsi emendamenti ad hoc.
Così, quegli enti che Renzi ha definito "inutili" (le Province) si ripiglieranno il malloppo, ben 725 milioni di Euro.
Da subito, le Province incassano 495 milioni di Euro per la viabilità e l'edilizia scolastica, 100 milioni per fare la manutenzione delle strade provinciali, attraverso l'ANAS, 70 milioni di Euro per le Regioni, per coprire le spese sostenute dalle Province per i disabili sensoriali, 60 milioni di Euro per tappare le falle della fase di transizione, che dovrebbe concludersi quest'anno.
In futuro, lo Stato dovrà dare alle Province (che diventeranno "Città Metropolitane", ai sensi della fallace riforma) ben 470 milioni di Euro ogni anno dal 2017 al 2020 e 400 milioni dal 2021.
Se poi le Regioni trasferissero le funzioni di polizia amministrativa locale alle ex-Province, la cifra salirebbe.
Avete capito?
Le Province non saranno più elettive ma continueranno a costarci caro.
Ergo, Renzi ha fallito anche in questo caso.
Cordiali saluti.
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