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venerdì 5 febbraio 2016

La Bigolada di Castel d'Ario? Ebbe il contributo anche dei roncoferraresi

Cari amici ed amiche,

a Castel d'Ario (Mantova) ha luogo ogni anno la "Bigolada".
La "Bigolada" è una festa di piazza in cui vengono serviti degli spaghetti (detti bigoli) conditi con un ragù bianco fatto di acciughe, tonno ed olio.
Questa festa nacque come forma di protesta, in un giorno preciso: l'8 marzo 1848, anno in cui ci furono i famosi moti.
La festa fu una protesta anti-austriaca (la Provincia di Mantova, con tutto la Lombardia, era parte dell'Impero Austro-Ungarico) ed anticlericale.
In quell'occasione, per irridere la Quaresima, furono distribuiti polenta, aringhe, cospettoni e vino.
Poi, la festa divenne un baccanale.
Infatti, la "Bigolada" si svolgeva (e tuttora si svolge) nel Mercoledì delle Ceneri.
Solo nel periodo della I Guerra Mondiale la festa fu sospesa, per essere ripristinata poi come semplice momento di convivialità, di aggregazione sociale e di festa.
Per certi versi, in origine, la "Bigolada" riprendeva un po' le tradizioni dei baccanali delle feste di Carnevale del XVI secolo.
In quelle occasioni, vi era il "mondo alla rovescia", con mascherate, bagordi e satire e venivano fatte rappresentazioni con un fantoccio che rappresentava uomo grasso che veniva prima portato al trionfo e poi accusato di nefandezze, processato e bruciato, prima dei rigori della Quaresima.
Tenete conto del fatto che nel XVI secolo trasgredire certe regole poteva portare ad una condanna a morte.
Non mi riferisco solo alla Santa Inquisizione.
Pensiamo anche alla città di Ginevra in mano a Giovanni Calvino o all'Inghilterra governata da Oliver Cromwell.
Non furono certo peggio della Santa Inquisizione.
Per certi versi, la "Bigolada" rappresentava anche un po' quell'anticlericalismo, che in un certo senso fu (e tuttora, per certi versi, è ancora oggi) un aspetto peculiare della cultura mantovana.
Pensiamo un po' alla dicotomia che c'è ancora oggi a Mantova tra il "Santo Patrono del popolo", ossia il poeta Publio Virgilio Marone, ed il "Santo Patrono della Chiesa", che è Sant'Anselmo di Lucca, il quale veniva visto come un personaggio troppo vicino ai signori, nella fattispecie i Canossa.
Per certi versi, io non sono così "mantovano", visto che io non sono anticlericale.
Ora, secondo una certa tradizione, ci furono anche delle persone di Roncoferraro tra coloro che inventarono la "Bigolada".
Quindi, mercoledì 10 febbraio 2016, che è anche il Mercoledì delle Ceneri, andate in tanti alla "Bigolada".
In un certo senso, si renderebbe omaggio anche a Roncoferraro e non solo a Castel d'Ario e alla sua bella gente.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.