leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "La folle sinistra anticlericale: "Padre Pio come Isis e Hitler"".
La salma di San Pio da Pietrelcina è stata portata a Roma e la devozione è tanta.
San Pio ha l'affetto di molti.
Parte dell'opinione pubblica di sinistra, invece, guarda con disprezzo a queste espressioni della devozione popolare e non esita a condannarle (con quale autorità, ce lo devono ancora spiegare) come superstizioni e bigottismo. In prima fila, tra coloro che ritengono dei moralizzatori, c'è il (a suo dire) laico Oliviero Toscani, il quale, amando sollazzare le folle con gli insulti alla fede altrui, è riuscito nell'impresa di bollare Padre Pio come un "uomo marketing della religione", i cui resti mortali sono "una mummia che fa esteticamente schifo".
Non contento, Toscani ha rincarato la dose tracciando un paragone tra i fedeli del frate santo e i seguaci del nazismo. Di fronte alla domanda di uno sbigottito David Parenzo (il tutto andava in onda sulle frequenze di Radio 24), Toscani insiste: "Cosa c'entra Padre Pio col nazismo? E' uguale, preciso, identico".
Il quotidiano "Il Fatto Quotidiano" è andato oltre.
Un suo titolo in prima pagina recita: "Altro che Isis, il Medioevo è già qui grazie a Padre Pio".
Questa sinistra non mi è mai piaciuta. Ora, mi piace ancora meno.
Infatti, questa sinistra è quella che copre le statue di un museo per "non turbare" presidente iraniano Rohani e che accusa di odio contro l'Islam chi cerca di porre delle questioni serie in tema di immigrazione e di integrazione.
Però, quando si tratta di devozione cattolica, ecco che la sinistra attacca, insulta e parla di "bigottismo" e quant'altro.
Questa è la solita ipocrisia.
Cordiali saluti.
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