Cari amici ed amiche,
il caso di "Mafia Capitale" (che riguarda Roma) ha fatto emergere un grosso problema.
Il premier Matteo Renzi ha detto che varerà nuove norme.
Oltre alla legge, qui serve qualcos'altro.
Una delle cause della corruzione sta in questa burocrazia che il mio amico e collaboratore Morris Sonnino ha definito un "apparato parassita che spenna i lavoratori e crea noncumento alla vita dei cittadini".
Per avere una visita dentistica presso la sanità pubblica debbono passare mesi e mesi.
Per aprire un'azienda servono molte firme e passaggi in vari uffici.
Per lavorare con un voucher (cosa che io ho fatto) servono carte di ogni tipo.
Per costruire un'autostrada c'è un iter burocratico di undici tappe, tra uffici, conferenze dei servizi, valutazioni di impatto ambientale e progetti.
L'apparato burocratico italiano è prolisso ed arretrato.
Per esempio, vi è anche una scarsa digitalizzazione e molte cose vengono ancora fatte con il cartaceo.
Questo favorisce la corruzione.
Chi può corrompere corrompe.
Se avessi la possibilità di aprire un'azienda (il che è improbabile, visto che non ho le liquidità per farlo), probabilmente, io ricorrerei alla corruzione, proprio per aprirmi la strada.
Oltretutto, va detta anche che (per esempio) quando un Municipio viene sciolto per mafia, i politici vengono mandati via ma i burocrati restano.
Ora, la mafia si serve anche della burocrazia.
Per finire, la burocrazia è anche un costo che contribuisce a fare salire le tasse.
Alcune persone dicono che in America chi corrompe viene punito.
A prescindere dal fatto che in quel Paese la giustizia funzioni meglio che qui da noi in Italia (in America, per esempio, non ci sono giudici che fanno politica, c'è la certezza della pena ed i processi non hanno tempi di durata che sono biblici), in America corrompere non conviene anche perché c'è meno burocrazia.
Allora, piantiamola con il qualunquismo.
Cordiali saluti.
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