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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 29 dicembre 2014
Embargo Cuba ed USA, il commento di Antonio Martino
Cari amici ed amiche.
leggete l'articolo del blog dell'onorevole Antonio Martino (nella foto) che è intitolato "Cuba e la fine dell'embargo".
Dell'articolo sono interessanti queste due parti:
"La fine dell’embargo americano a Cuba si presta a due ordini di considerazioni, di carattere generale, relative all’efficacia delle sanzioni, e di carattere specifico, attinenti al caso cubano di oggi. Cominciamo dalle prime.
Le sanzioni internazionali ai danni di un paese sono inefficaci e quasi sempre controproducenti, rafforzano anziché indebolire il governo del paese. Con un’unica probabile eccezione, tutti i provvedimenti di sanzioni rendono più popolare in patria il governo. E’ stato vero per le sanzioni all’Italia – Mussolini denunciò una congiura demo-plutocratica-giudaico-massonica ai danni del nostro paese e gli italiani si convinsero che effettivamente si trattava di un attentato alla nostra sovranità. E’ vero per le sanzioni alla Federazione russa - la popolarità di Putin non è mai stata tanto alta. Con la sola eccezione delle sanzioni al Sudafrica contro l’apartheid, che forse ne accelerarono la fine, questi provvedimenti si sono dimostrati controproducenti.
Non basta. Sono anche inefficaci, perché esistono mille modi di aggirarli: l’embargo USA a Cuba non ha impedito al regime castrista di continuare a intrattenere proficue relazioni commerciali con altri paesi. I Castro hanno usato l’embargo come capro espiatorio, attribuendo a esso le conseguenze catastrofiche delle loro politiche. Se Cuba era alla fame, la colpa era dei gringo, della congiura yankee ai danni del loro paese. Poca attenzione è stata prestata al fatto che la gente non scappava dall’inferno capitalistico americano per rifugiarsi nel paradiso castrista; accadeva, invece, l’esatto contrario: migliaia di cubani, disperati, sfidavano gli squali e il rischio di annegare per andare, con mezzi di fortuna dall’inferno castro-comunista verso Miami e la libertà.".
e:
"Se è vero, in altri termini, che l’embargo (che dura dal 1962) era inefficace e controproducente, è anche vero che la decisione di Obama suggerita da Bergoglio serve solo a regalare al castrismo un po’ di sopravvivenza. Nessuna delle richieste americane è stata presa in considerazione: la possibilità che i cubani possano avere libertà e democrazia non viene nemmeno contemplata.
In America, ci si è subito dati da fare per contrastare tutto ciò ed è probabile che i termini della decisione verranno modificati. Un liberale, di fronte a questi dati, resta fermo nella sua convinzione che la libertà di commercio tutela la libertà e la democrazia più di qualsiasi alternativa, e che le restrizioni che vengono introdotte non conseguono alcun risultato positivo. Tuttavia, non può non ammettere che Obama e Bergoglio abbiano, intenzionalmente o meno, fatto un regalo alla più grottesca dittatura del XX e del nostro secolo.".
Io mi trovo sostanzialmente d'accordo con l'analisi dell'onorevole Martino.
Che le sanzioni possano essere controproducenti è vero.
Infatti, quando un leader politico ha consenso dal parte del popolo diventa difficile metterlo in crisi con le sanzioni.
Questo vale a prescindere dal fatto che quel leader abbia fatto o meno cose buone.
Molto spesso, a giocare un ruolo determinante, è l'ignoranza del popolo, ossia un popolo che magari non è informato in modo adeguato.
Il caso di Mussolini fu un esempio di ciò.
L'Italia governata da Benito Mussolini venne sanzionata dalla Società delle Nazioni quando questi ebbe un forte consenso e gli italiani vedevano in lui la speranza, anche perché (effettivamente) qualcosa di buono a livello economico aveva fatto.
Basti pensare alle opere di bonifica dell'Agro Pontino.
Queste sanzioni furono tra gli anni 1935 e 1936.
Gli italiani di quel tempo non disponevano dei mezzi di informazione di cui oggi noi disponiamo e Mussolini ebbe gioco facile nel parlare di presunti complotti giudaici, plutocratici e massonici.
I problemi per Mussolini iniziarono nel 1938, con le Leggi Razziali.
L'Italia non fu (e tuttora non è) un Paese con un background culturale antisemita.
Le Leggi Razziali non furono capite (né accettate) e furono condannate da Papa Pio XI.
Se le sanzioni contro Mussolini fossero arrivate nel 1938, le reazioni sarebbero state diverse.
Riguardo alle sanzioni contro la Russia, il problema è stato causato dall'Occidente.
L'Occidente non ha capito che una parte consistente dell'Ucraina era legata alla Russia e avrebbe dovuto risolvere la crisi ucraina cercando una soluzione comune con il presidente russo Vladimir Putin.
Invece, l'Occidente ha sanzionato la Russia, creando problemi ad economie (come la nostra) che vivono anche del commercio con quel Paese.
Nel caso cubano, le sanzioni giovarono al castrismo poiché i Castro usarono queste sanzioni per accusare Washington di "avere affamato il popolo cubano", tralasciando il fatto che molti cubani fossero scappati da Cuba per trovare fortuna in Florida.
Nel contempo, però, l'eliminazione dell'embargo a Cuba rischia di legittimare il castrismo agli occhi di tutti, poiché gli USA non hanno posto ai Castro nessuna condizione, a cominciare dalla democratizzazione del Paese latinoamericano.
Questo è tipico dell'amministrazione del presidente Barack Hussein Obama.
Se Obama è stato capace di aprire al nucleare iraniano, non meravigliamoci del fatto che abbia aperto anche al castrismo.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Le sanzioni comminate all'Italia furono causate dall'occupazione dell'Etiopia, Paese che faceva parte della Società della Nazioni al pari dell'Italia. Furono, quindi, sanzioni più che giuste. Inoltre l'"ignoranza" del popolo italiano era dovuta al controllo esercitato dal governo sui mezzi d'informazione, che davano ovviamente informazioni manipolate. Da qui la caduta nel baratro dell'Italia fascista. Era importante dirlo visto che non hai specificato. Per quanto riguarda l'embargo a Cuba, beh era ora.
RispondiEliminaPerò, se quelle sanzioni fossero state comminate quando Mussolini fece le Leggi Razziali, forse, il popolo avrebbe reagito.
RispondiEliminaLe Leggi Razziali furono uno "spartiacque".
Dopo di esse, Mussolini perse la sua popolarità.
Le sanzioni date quando Mussolini era fortemente popolare (a prescindere da quello che egli fece in Etiopia) si mostrarono un boomerang.
Come tu hai giustamente affermato, i mass media erano controllati ed il popolo non era pienamente a conoscenza della realtà della cose.
I fascisti poterono così fare passare quelle sanzioni come frutto di un complotto.
Su Cuba, io penso che l'America abbia commesso un errore. Obama avrebbe dovuto pretendere da Castro una democratizzazione del Paese.
Il castrismo prima o poi finirà...se Obama avesse avanzato una (legittima) richiesta di democratizzazione Cuba avrebbe risposto picche e l'embargo sarebbe rimasto. In queste vicende è sempre meglio agire con estrema prudenza e Obama ha fatto così. Un passo alla volta e Cuba potrà cambiare volto. Ripeto: i fratelli Castro prima o poi molleranno il colpo.
RispondiEliminaI fratelli Fidel e Raul Castro potranno anche cedere il passo.
RispondiEliminaPerò, sei sicuro che il castrismo non sopravviverà ad essi?