Cari amici ed amiche,
stamane, io e la mia amica e collaboratrice Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno abbiamo discusso la figura del Venerabile Pio XII Papa (1876-1958).
Secondo alcuni, egli non si sarebbe adoperato nella difesa degli ebrei dai nazisti.
In realtà, la storia è complessa.
Infatti, secondo lo storico israeliano Gary Krupp Papa Pio XII fece "tutto quello che era in suo potere per salvare gli ebrei".
Krupp si spinse ad affermare che egli abbia "salvato più ebrei di tutti i leader del mondo messi assieme. E soprattutto, adoperandosi da una città in stato di assedio e non da una comoda poltrona a Londra o a Washington.".
Allora, perché c'è questa "leggenda nera su Papa Pio XII"?
Bisogna tenere conto di un fattore: tanta parte della storiografia del secolo scorso venne rivisitata da storici di sinistra, comunisti.
Dopo il 1945, si affermò in Italia un'egemonia culturale della sinistra comunista.
Sia chiaro, la sinistra comunista non fu mai al governo ma fu una minoranza numericamente forte e bene organizzata.
Essa espresse degli storici che influenzarono la storiografica.
Tradizionalmente, la sinistra comunista era ostile alla Chiesa cattolica e questo influenzò la storiografia intorno a questo Papa, un Papa che per sua natura non era incline a scontrarsi direttamente (come lo erano, per esempio, Papa Giulio II o il suo diretto predecessore Papa Pio XI) ma preferiva affrontare le situazioni con la diplomazia.
Papa Pio XII era un diplomatico e (quando era ancora il cardinale Eugenio Pacelli) egli stette anche in Germania.
Soprattutto, Papa Pio XII viveva sotto una minaccia.
Adolf Hitler ed i nazisti non volevano solo la distruzione degli ebrei ma anche quella del Cristianesimo.
Secondo la mente malata di Hitler, infatti, un buon tedesco non poteva essere cristiano, seguace di un Dio semitico e di un falegname ebreo, Gesù Cristo.
Hitler stesso disse: "Schiaccerò la Chiesa come un rospo".
Sul Concordato firmato nel 1933, Hitler disse: "Ciò (il "Reichskonkordat") non mi impedirà di sradicare totalmente il cristianesimo dalla Germania, di eliminarlo in maniera completa, radicale e definitiva. È una questione decisiva: o il nostro popolo ha una fede ebraico-cristiana, con la sua morale molle e compassionevole, oppure una forte ed eroica fede nel dio della natura, nel dio del proprio popolo, nel dio del proprio destino, nel dio del proprio sangue [...] Non è possibile essere cristiani e tedeschi insieme".
Il gerarca nazista Martin Bormann chiese l'impiccagione del cardinale von Galen.
La Chiesa era minacciata. I preti venivano cacciati dalle scuole e finivano nei lager.
Quindi, il lavoro del Pontefice fu più sotterraneo.
Gli ebrei ospitati in chiese e conventi ed il Papa appoggiava ciò.
Del resto, oltre alle testimonianze di Krupp vi è anche la donazione fatta alla Santa Sede da un ebreo.
Questo ebreo donò un suo palazzo alla Santa Sede, proprio in segno di gratitudine a Papa Pio XII.
Secondo le fonti del ricercatore tedesco Michael Heselmann, Papa Pio XII salvò circa 11.000 ebrei a Roma, confermando le tesi di Krupp.
Cordiali saluti.
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