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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 20 dicembre 2014

Il libro di Khaled Fouad Allam, "Il jihadista della porta accanto"

Cari amici ed amiche,

il mio amico e socio Morris Sonnino (che ringrazio) mi ha portato all'attenzione un libro scritto da Khaled Fouad Allam che è intitolato "Il jihadista della porta accanto".
Della presentazione di questo libro mi interessa questa parte:

"Il coltello si usa per sgozzare le gole dei prigionieri in “esecuzioni esemplari” da mostrare sul web. Non sono più sparuti terroristi, ma migliaia di soldati ben addestrati e ben pagati, molti dei quali reclutati a Londra, Parigi e persino nel Veneto italiano. Khaled Fouad Allam, massimo esperto in Italia di questioni mediorientali, dipana un’intricata matassa cominciando dalla storia del primo jihadista europeo diventato terrorista nel 1995.".

Ora, questa parte del testo con cui il libro viene presentato è molto importante.
Il caso di movimenti terroristici come ISIS ed Hamas dimostra che il terrorismo è una vera e propria rete, una rete che coinvolge anche le moschee che si trovano qui in Occidente.
Per questo, io ho più volte detto (e scritto) che si debbono controllare le moschee ed i loro finanziamenti.
Infatti, molte delle moschee nostrane sono finanziate da gruppi che sostengono un Islam integralista.
Così, esse possono fungere da centri di reclutamento di terroristi.
Il problema è che noi Occidentali abbiamo perso il senso delle nostre radici mentre i musulmani che vengono qui da noi non solo conservano le loro ma riescono anche a fare sì che dei nostri concittadini si convertano alla religione fondata da Maometto.
Quello degli Occidentali convertiti è un altro problema.
Infatti, spesso e volentieri, un convertito all'Islam risulta assai più fanatico di un islamico nato.
La storia lo dice.
I giannizzeri (i soldati della fanteria dell'Impero Ottomano) erano giovani cristiani presi a forza dalle loro famiglie e convertiti all'Islam così da diventare più fanatici degli islamici nati.
Basti pensare a quello che essi fecero nel 1453 nella Basilica di Hagia Sophia a Costantinopoli.
I giannizzeri sgozzarono i preti che dicevano messa, stuprarono ed uccisero le donne in preghiera, e stuprarono anche i bambini sugli altari.
La pericolosità di questi jihadisti sta anche nel fatto che essi pratichino la taqyya, ossia la dissimulazione.
Essi dissimulano le loro idee per poi agire e fare del male, come se fossero delle bombe ad orologeria.
Bisogna stare attenti e l'Occidente dovrà rivedere parecchie cose, a cominciare dal concetto di integrazione.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.