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giovedì 18 dicembre 2014

Quando si fa politica senza avere lavorato...

Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo scritto da Antonio Rossitto su "Panorama" che è intitolato "Colpo grosso in casa Renzi".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:

"Da malpagato co.co.co. a riverito manager. L’ascesa lavorativa di Matteo Renzi è stata fulminea come la sua scalata a Palazzo Chigi. E si è portata dietro uno di quei privilegi che, a parole, il presidente del Consiglio aborrisce: dieci anni di generosi contributi previdenziali ottenuti in virtù della sola appartenenza alla vituperata casta. Una storia poco commendevole già ricostruita nei mesi scorsi dal Fatto Quotidiano.

Si può riassumere così: Renzi rimane un semplice collaboratore coordinato continuativo della Chil, l’azienda di famiglia, senza diritto a pensione né Tfr, fino al 24 ottobre 2003. Dopo tre giorni da disoccupato, viene riassunto dalla stessa società come dirigente. Ma l’azienda si caricherà solo per pochi mesi gli oneri di cotanto figlio. Perché lo scatto di carriera, guarda caso, avviene il 7 novembre 2003, alla viglia dell’ufficializzazione, già ventilata dai giornali, della candidatura alla guida della Provincia di Firenze. La scontata elezione avviene sette mesi più tardi: il 13 giugno 2004. Da quel giorno, per cinque anni, l’amministrazione versa gli oneri pensionistici di quella promozione tanto tempestiva quanto inusuale. Eletto sindaco nel 2009, godrà dello stesso privilegio fino al febbraio 2014, quando diventa presidente del Consiglio. Solo due mesi dopo, il 22 maggio del 2014, pressato dai giornali, annuncia le sue dimissioni dalla Chil.".


In pratica, il premier Matteo Renzi venne assunto nella "CHIL", l'azienda di famiglia fino al 24 ottobre 2003, poi se ne andò e dopo tre giorni ritornò come dirigente, vedendosi aumentato lo stipendio da 550 a 4.400 Euro mensili.
All'anno egli arrivava a prendere circa 50.000 Euro.
Il 13 giugno 2004, Renzi divenne Presidente della Provincia di Firenze.
Si mise in aspettativa.
Egli non fece più il suo lavoro in azienda e continuò a ricevere i contributi pensionistici per quella promozione.
Questa cosa si protrasse anche dopo.
Nel 2009, Renzi si candidò a Sindaco di Firenze e venne eletto.
Solo due mesi dopo le elezioni Renzi si dimise dalla "CHIL".
Dell'articolo è interessante anche questa parte:



"Panorama è in grado di ricostruire i dettagli di un accorgimento che ha permesso a Renzi di mettere da parte, alle spalle del più scassato sistema previdenziale del pianeta, un tesoretto che un operaio si ritrova solo dopo vent’anni di lavoro in fabbrica. Quasi 200 mila euro accumulati grazie ad appena sette mesi da dirigente della Chil: l’azienda adesso al centro di un’inchiesta della Procura di Genova in cui è indagato per bancarotta fraudolenta Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio. Le cifre di cui è entrato in possesso Panorama sono sorprendenti. Nella dichiarazione del redditi riferita al 2003, il premier dichiara appena 14.273 euro di imponibile Irpef. A cui si aggiungono 200 azioni privilegiate Fiat, un’Audi comprata l’anno prima e la proprietà di una panetteria di 78 metri quadrati a Rignano sull’Arno.".

Ora che egli è Primo Ministro, Renzi non lavora ma prende lo stipendio da Primo Ministro ed i vari contributi che prendeva anche prima. 
Di fatto, egli non ha fatto altro che fare politica e ha guadagnato tanto a spese dello Stato.
Sia chiaro, questa cosa non è illegale.
Renzi non ha fatto niente di illegale. La legge permette questo. 
Però, eticamente questa cosa non è accettabile. 
Con tanta gente senza lavoro (che non prende niente), con tante aziende che chiudono per le troppe tasse e le famiglie che soffrono, c'è chi prende lauti guadagni senza fare nulla.
Renzi parla tanto di lavoro ma lui non ha fatto molto
In termini lavorativi, egli non ha fatto un granché nella sua vita. 
Trovo molto strano che i grandi giornali non parlino di ciò.
Ora, le notizie vanno vagliate e prese con le dovute cautele.
Però, non credo neppure che "Panorama" metta in giro una notizia falsa, sapendo del rischio di essere querelati.
Cordiali saluti. 



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Ringrazio un caro amico di questa foto.