Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 6 ottobre 2014

XVIII Domenica del tempo ordinario


Cari amici ed amiche,

le letture delle Sante Messe di sabato sera e domenica saranno questi testi:
Dal libro del profeta Isaia, capitolo 25, versetti 6-10.

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte".

Parola di Dio.





Salmo responsoriale. Salmo 22.

Ritornello: Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi, capitolo versetti 12-14, 19-20.

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio


+ Dal Vangelo secondo San  Matteo, capitolo 22, versetti 1-14.
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
"Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".

Parola del Signore.

Tutti noi siamo chiamati alla Salvezza. 
Dio ci vuole con sé.
Però (se confrontati con il resto dell'umanità) poche persone troveranno questa salvezza.
Ogni uomo è libero di scegliere se stare con Dio o meno.
L'amore di Dio sta in questo principio: amare significa lasciare liberi.
Però, ogni uomo sarà giudicato per le sue azioni, oltre che per la sua fede.
Ciò, lo porterà alla salvezza o alla dannazione.
Il senso della parabola di Gesù Cristo è questo: non basta conoscere la Legge.
Il re rappresenta Dio.
I primi invitati rappresentano coloro che conoscevano la legge, come molti dei sacerdoti e  leviti al tempo di Gesù.
Essi conoscevano la Legge ma non la usarono per portare la Parola di Dio al mondo.
Allora, Dio li condannò.
Gli altri invitati, quelli presi dalla strade, rappresentano l'altra gente, ebrei o non ebrei del tempo di Gesù.
Essi vennero chiamati e vennero ma uno di loro non ebbe indosso l'abito nuziale e fu cacciato.
Dio scruta i nostri cuori e per questo ci giudica.
Cordiali saluti. 




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Ringrazio un caro amico di questa foto.