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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 21 ottobre 2014
Renzi accusa gli altri di essere "gufi" ma forse...
Cari amici ed amiche,
su "Panorama", il direttore Giorgio Mulè ha scritto un editoriale intitolato "Matteo Renzi, gufo di se stesso".
Dell'editoriale è interessante questa parte:
"Adesso noi dovremmo essere soddisfatti, darci di gomito in redazione e idealmente con voi che ci leggete. Perché quattro giorni dopo aver denunciato in copertina, dati alla mano, l’incapacità del governo di attuare i tagli alla spesa previsti, lunedì 13 ottobre Matteo Renzi ha annunciato l’aumento della spending review nel 2015 da 10 miliardi scarsi a 16 miliardi. Avevamo scritto: «La strada per diminuire seriamente le tasse e destinare fondi agli investimenti c’è, e Panorama la predica in maniera ossessiva: i tagli alla spesa pubblica». Beh, ci sarebbe di che essere contenti.
E invece mentre ascoltavamo l’ennesimo annuncio del premier, in redazione ci siamo guardati smarriti. Perché Renzi, soltanto il 7 ottobre, aveva spiegato che la manovra sarebbe stata di circa 23 miliardi (adesso è di 36) e che i tagli non avrebbero raggiunto quota 10 miliardi (ora lievitati a 16). Il nostro smarrimento nasce dalla considerazione, suffragata da anni di esperienza, che la revisione della spesa pubblica è una cosa seria e non s’improvvisa: va pianificata nel tempo per avere risultati, altrimenti è una presa in giro. Esempio: si decide di abolire le 34 mila centrali di acquisto di beni e servizi per ridurle a 34 con l’evidente finalità di risparmiare. Peccato che questo provvedimento, il quale da solo potrebbe valere circa 13 miliardi (il comune X non potrebbe più comprare un computer, ma lo farebbe un unico ufficio istituito a livello centrale per tutti i comuni italiani, strappando condizioni e sconti assai maggiori dalle imprese che garantiscono le forniture), per produrre effetti già il prossimo anno doveva entrare in vigore a luglio scorso mentre è stato rimandato proprio dal governo (!) al gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per gli appalti sui lavori pubblici (!!).".
Il premier Matteo Renzi accusa gli altri di essere "gufi" ma dice una cosa e ne fa un'altra completamente diversa.
Egli dice che non aumenterà le tasse e invece le farà aumentare a livello regionale, con la manovra che sta per fare.
Inoltre, egli ha detto che avrebbe battuto i pugni per fare valere i diritti dell'Italia in sede europea e invece sta facendo l'esatto contrario.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel spadroneggia dappertutto.
Con Renzi al governo è crollato anche l'export, per via delle sanzioni europee contro la Russia, che anche il governo italiano ha fatto approvare.
Renzi ha accolto immigrati clandestini a destra e a manca e sta facendo chiudere le ambasciate ed i consolati italiani all'estero.
Così, i nostri connazionali emigrati all'estero restano fuori dalla vita del nostro Paese mentre agli immigrati viene concesso di tutto, compresa l'assistenza sanitaria gratuita.
L'Italia è oggi un Paese in decadenza e Renzi sta facendo troppo poco per risollevarla.
Egli mi sembra un medico che tenta di curare un cancro con un'aspirina.
Forse, il vero "gufo" è proprio Renzi.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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