Cari amici ed amiche.
Sul gruppo di Facebook "Sei di Roncoferraro se...", il consigliere comunale di maggioranza Filiberto Speziali (Partito Democratico) ha scritto questa sua riflessione:
"Voglio fare alcune precisazione ai miei concittadini di Roncoferraro in merito sia al taglio degli aceri in via Marconi, che ai disagi verificatesi il giorno 30 Aprile in varie vie del paese dovute al permanere dell'acqua sul manto stradale per qualche ora. Il taglio degli aceri è stata una scelta sofferta ma doverosa per due motivi: Primo le radici si erano introdotte nella rete fognaria riducendone la portata per oltre il 50%, questo documentato da sopralluoghi e foto da operatori TEA gestori della rete fognaria, secondo perché ammalati e pericolosi, questo certificato da agronomi forestali. Comunque ora si è provveduto al reimpianto con alberature di carpino più consone allo scopo, questo sempre certificato da agronomi forestali, sistemando anche il sottostante fondo stradale prima sconnesso. Purtroppo i lavori di pulizia della rete fognaria dalle radici non è stata ultimata, si provvederà al più presto. Con gli eventi atmosferici di eccezionale intensità verificatesi ieri la rete fognaria è andata in crisi causando per qualche ore allagamenti in diverse vie. L'intervento tempestivo degli operatori del comune della protezione civile e dal corpo di vigilanza hanno cercato di ridurre il più possibile il disagio creatosi.".
Lo dico con il massimo rispetto: non sono d'accordo con il consigliere.
Prima, si diceva che gli allagamenti erano dovuti al canale "Dugale" che si riempie durante le forti piogge e le cui acque entrano nelle fogne attraverso i troppo pieni.
Ora, il canale già esisteva e prima queste situazioni così pesanti non si verificavano.
Poi, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, dopo il Sindaco Candido Roveda aveva presentato alla cittadinanza il progetto che era presentato come soluzione per risolvere il problema, si era deciso di procedere all'abbattimento delle alberature di Via Guglielmo Marconi, via Antonio Nuvolari e via Alessandro Manzoni.
Tra l'altro, quando il Sindaco aveva presentato il progetto nella sala consiliare del Comune, io ero presente e mi ricordo che c'erano state delle obiezioni da parte di alcuni cittadini presenti che avevano mostrato alcune perplessità.
Il succitato progetto consisteva nell'abbattere le alberature (che ora sono state sostituite) e nel ripulire le fogne dalle radici che che le avevano ostruite.
Ora, stando a quello che ha scritto il consigliere, mi chiedo come mai i lavori di pulizia della fogna (con rimozione delle radici) non sia stata ultimata prima.
Oltretutto, tenendo conto del fatto che le vecchie piante erano grosse, si dovrà tenere conto anche dei danni subiti dalla condotta fognaria.
Questo mi ricorda un caso che avevo visto parecchi anni fa.
Anche se oggi sono in cerca di lavoro, sono un tecnico di laboratorio chimico-biologico e sono anche un tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente.
Nel 2000, avevo fatto uno stage presso un'azienda di depurazione acque di Roncoferraro.
Avevo visitato molti depuratori, come quello di Gazoldo degli Ippoliti, quello di Villimpenta, quello di Gaiba (in Provincia di Rovigo) e quelli del Comune di Sissa (in Provincia di Parma).
Avevo visto anche i depuratori del Comune di Marmirolo.
Tra questi vi era quello della frazione di Pozzolo.
Il depuratore di Pozzolo aveva una caratteristica: l'acqua che entrava, che era acqua di fogna (e che teoricamente avrebbe dovuto essere molto sporca e puzzolente), era limpidissima ed inodore.
In pratica, accadeva che l'acqua di falda entrava nelle fogne attraverso le crepe di queste ultime.
Questo diluiva i liquami e poteva creare dei problemi al depuratore.
Per esempio, questo faceva aumentare i volumi di liquido, aumentando le portate e creando turbolenze nella vasca di sedimentazione.
Ciò poteva creare dei trascinamenti di pezzi di fango nell'acqua in uscita, con il conseguente aumento dei nitrati, della COD (domanda chimica di ossigeno), del BOD5 (la domanda biologica di ossigeno calcolata in cinque giorni) e dei batteri.
Certo, Pozzolo non si allagava.
Ora, una cosa del genere è possibile anche a Roncoferraro, se si tiene conto delle fogne danneggiate e della presenza di falde anche sotto il paese (lo so per certo), è possibile che dell'acqua di falda entri nelle fogne.
E' il principio dei vasi comunicanti.
A ciò si aggiunge un'altra cosa: con il depuratore, la rete fognaria di Roncoferraro serve anche le frazioni di Barbassolo, Villa Garibaldi e Cadé
Fino a qualche anno fa, vi era il depuratore di Villa Garibaldi.
Questo depuratore è ora dismesso e tutti i reflui di Cadé e Villa Garibaldi arrivano vengono convogliati qui a Roncoferraro.
Questo fa aumentare ulteriormente le portate in una rete fognaria che è obsoleta.
Tutto ciò e le forti piogge creano la "combinazione letale".
Quando di vi sono dei nubifragi, il volume d'acqua aumenta improvvisamente e trabocca dai tombini e dalle caditoie delle acqua bianche.
Per un elementare principio della fisica, l'acqua va verso il basso.
Questo fa allagare i punti più in basso di Roncoferraro, come l'incrocio tra via Cesare Battisti e Via Guglielmo Marconi, via Guglielmo Marconi e parte di via Luca Fancelli.
Io penso che per risolvere il problema una volta per tutte serva una soluzione radicale.
Per esempio, si potrebbe costruire un impianto con pompe idrovore e bypass che scarichino le acque in eccesso in un canale o in un fosso.
Inoltre, vanno messe a posto le fogne.
Cordiali saluti.
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