Un altro prete rosso?

Cari amici ed amiche.

La mia "Agenzia nulla sfugge", di cui fa parte il mio amico e socio Morris Sonnino, mi ha segnalato un articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'omelia del parroco: "Non votate Berlusconi"".
A Potenza c'è bufera!
Infatti, don Giuseppe, parroco viceparroco della chiesa di Macchia Romana, un quartiere popoloso del capoluogo della Basilicata, ha deciso di "riscrivere il Vangelo".
Durante la Messa, egli ha deciso di rivolgere un attacco contro Gianluigi Laguardia, un candidato al Consiglio Comunale di Potenza, reo (agli occhi del presule) di avere scritto una lettera al Papa con cui si denunciavano presunti illeciti da parte del clero potentino.
Laguardia è candidato di Forza Italia.
Don Giuseppe, però, è andato oltre, dicendo: "Berlusconi è il padrone di tutto in Italia e se ci troviamo in questa situazione la colpa è solo sua".
Ora, se a fare una cosa del genere fosse stato il mio parroco (qui a Roncoferraro, Mantova), io mi sarei fatto sentire durante la Santa Messa e gli avrei urlato: "Vergognati!" e gli avrei reso la vita un Inferno.
I pulpiti e gli altari non si debbono usare per i comizi.
Don Giuseppe (come chiunque altro) ha il diritto di votare chi vuole e ha anche il diritto di dire ciò che vuole.
Tuttavia, certe cose non possono essere dette durante la Santa Messa.
La chiesa non è un palco su cui fare i comizi politici ma è la casa del Signore e di tutti noi.
Cordiali saluti.