Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo de "Il Nord Quotidiano" che è intitolato "Il Governo Merkel approverà a giugno una legge che causerà l'espulsione di 65.000 italiani disoccupati".
Mentre noi "accogliamo" gli immigrati di mezza Africa e dell'Asia, Angela Merkel espellerà dalla Germania ben 65.000 italiani.
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"Chi viene a lavorare in Germania è il benvenuto, ma i disoccupati sono gentilmente invitati a lasciare il paese. E’ questo il senso di un disegno di legge bipartisan, a firma del ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Mazière (CDU), e della collega agli Affari sociali, Andrea Nahles (SPD).
Il ddl sarà esaminato dal Bundestag nel corso delle sedute tra il 4 l’11 giugno. Esso prevede il ritiro della residenza per i cittadini stranieri, anche appartenenti a uno stato dell’Unione Europea, qualora abbiano perso il posto di lavoro da almeno sei mesi e siano ancora disoccupati.
La misura è fortemente sentita - diciamo così - in Germania e nasce dalla volontà del governo di Berlino di contrastare il cosiddetto “turismo sociale” (Sozialtourismus), ossia l’immigrazione dal resto della UE ci quanti cercano di sfruttare la generosità dello stato sociale tedesco.
Il tema è stato cavalcato abilmente da Alternativa per la Germania (AfD), il partito euro-scettico, che ieri ha ottenuto il 6,5% dei consensi alle elezioni europee, battendo i pugni proprio sulle falle del welfare interno. Il caso eclatante e fortemente pubblicizzato a livello mediatico è stato nei mesi scorsi quello di un cittadino marocchino, che aveva lavorato e vissuto in Spagna per 20 anni, perdendo il posto con lo scoppio della crisi. Non contento di sopravvivere con un assegno mensile di disoccupazione di circa mille euro, l’uomo si era trasferito con la sua famiglia in Germania, alla ricerca di un posto di lavoro, ma ottenendo sin da subito un sussidio ancora più sostanzioso, pari a circa 1.600 euro al mese.".
Queste parole sono la risposta a chi tanto ha difeso Matteo Renzi, dicendo che egli rappresenta l'Europa socialdemocratica di Martin Schulz, l'Europa "buona" e contrapposta alla "cattiva Europa del rigore" di Angela Merkel.
Tra Angela Merkel e Martin Schulz non c'è alcuna differenza.
La cosa che mi fa arrabbiare di più è però il fatto che noi, per una politica europea sull'immigrazione che manca, dobbiamo fare entrare ogni genere di persona, anche se è senza lavoro.
Anzi, in nome della "carità cristiana", si sta permettendo ogni cosa.
Invece, in Germania, vengono cacciati anche gli italiani (che sono comunitari) se non hanno lavoro.
Dal punto di vista di Angela Merkel, questo non è da rimproverare.
A nessun capo di governo piace che nel suo Paese vengano persone da fuori a vivere a sbafo.
Anzi, tanto essere più precisi, a nessun capo di governo piace che nel suo Paese vengano persone da fuori pronte a vivere a sbafo...con l'eccezione dei governanti italiani.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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