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giovedì 29 maggio 2014

La caduta di Costantinopoli: le colpe dell'Europa

Cari amici ed amiche.

Il 29 maggio 1453 cadde Costantinopoli, capitale dell'Impero Romano d'Oriente.
L'ultimo imperatore bizantino, l'imperatore Costantino XI Paleologo (1405-1453) fu ucciso in battaglia contro i Turchi Ottomani.
Cosa fece l'Europa per evitare questo?
La risposta è ovvia: l'Europa fece poco e nulla!
Anzi, l'Europa si divise e tra gli Europei vi fu chi strizzò l'occhio ai Turchi e al sultano Mehmet II (1432-1481), prospettando dei lauti affari per sé stesso.
Non accadde quello che accadde nel 1071 a Manzicerta, quando i Turchi sconfissero i Bizantini dell'imperatore Romano IV Diogene (1030-1072).
Venticinque anni dopo, dopo le continue minacce turche, ci fu la I Crociata.
Invece, nel XV secolo non accadde ciò.
In un congresso tenutosi a Mantova nel 1459, Papa Pio II (al secolo Enea Piccolomini, 1405-1464) tentò di fare una crociata contro i Turchi Ottomani, per riportare alla cristianità Costantinopoli.
Non ci riuscì poiché oramai l'Europa si era divisa e disinteressata dal difendere la cristianità.
Papa Pio II cercò di fare convertire il sultano, per dargli così il titolo di imperatore romano.
Evidentemente non ci riuscì.
Anzi, il sultano voleva prendersi l'Italia e Roma e trasformare in moschea la Basilica di San Pietro.
Nel XV secolo ci fu l'inizio del declino dell'Europa, un'Europa che oggi ha rinnegato le sue radici.
Cordiali saluti.

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