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sabato 31 maggio 2014

Roma diventerà islamica?

Cari amici ed amiche.

Magdi Cristiano Allam ha messo su Facebook la foto che ho riportato qui sopra e l'ha commentata in questo modo:
"LA BASILICA DI SAN PIETRO DIVENTERÀ ISLAMICA? FANTASCIENZA O REALTÀ? Oggi il cardinale Angelo Scola si è detto favorevole alla costruzione di moschee nei quartieri di Milano per assecondare la realtà del meticciato culturale. Intanto un fedele islamico è stato ritratto mentre prega sotto il colonnato della Basilica di San Pietro, simbolo del cattolicesimo. Dobbiamo attendere che gli islamici sottomettano Roma all'islam, come promesso da Maometto, oppure dobbiamo reagire per salvaguardare la nostra civiltà? BUONANOTTE AMICI!".

La foto qui sopra mostra un musulmano che prega sotto il colonnato della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Ora, questo fatto ci deve fare riflettere.
Nei secoli passati ci furono casi di chiese che divennero moschee perché un musulmano pregò in esse.
Fu il caso del pascià turco Lalà Mustafà (1500-1580) che dopo avere sconfitto i Veneziani a Famagosta (Cipro), andò a pregare nella cattedrale cattolica di San Nicola.
La cattedrale venne convertita in moschea.
Non capita sempre questo però bisogna stare attenti.
Del resto, che nei secoli passati musulmani volessero prendersi Roma e fare della Basilica di San Pietro una moschea fu vero.
Ricordo che il sultano turco Mehmet II (1432-1481) volle conquistare Roma, dopo avere preso Costantinopoli.
Anzi, egli aveva già il nome turco da dare a Roma,  Kizil Elma, ossia "Mela rossa".
Quindi, bisogna stare attenti.
I musulmani vanno rispettati ma si deve stare attenti a difendere la nostra identità culturale, che consta anche della religione.
Noi siamo la maggioranza e nessuno ha diritto di chiederci di togliere le croci dalle nostre scuole.
Tra l'altro, noi cristiani (come gli ebrei) non possiamo entrare nella moschea di Al Aqsa a Gerusalemme, quando vi è la preghiera islamica.
Nella moschea degli Omayyadi di Damasco vi è la testa di San Giovanni Battista, il precursore di Gesù Cristo.
Noi cristiani possiamo solo pregare in quella moschea, che occupa il suolo che era di una chiesa.
Perché non possiamo dire messa?
Inoltre, qui in Italia si costruiscono le moschee.
Nei Paesi islamici non si riescono a costruire le chiese.
Basti pensare anche alla "laica" Turchia, ove i luoghi di culto non musulmani non possono aprirsi nelle vie (per una vecchia legge dell'Impero Ottomano)  e in cui non si possono fare nuove chiese.
Serve la reciprocità.


Termino con una riflessione su Papa Francesco che domenica scorsa ha pregato di fronte al muro di Betlemme.
Molti (anche cattolici) hanno interpretato questo gesto come un rimprovero ad Israele.
Effettivamente, un gesto del genere non è stato opportuno proprio perché poteva essere interpretato in tal senso.
In secondo luogo, vorrei ricordare che quel muro protegge molte persone, anche cristiani.
Quindi, chi biasima Israele per questo non capisce nulla.
Cordiali saluti.



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