Il 23 maggio 1992 morirono nella "strage di Capaci" il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Il ricordo di queste vittime della mafia e martiri della legalità ci deve fare riflettere.
Purtroppo, troppo spesso questi personaggi vengono sfruttati per altri fini.
Le loro immagini vengono usate come "bandierine" da questo o da quell'altro partito che si erge a "difensore della legalità" e che sputa veleno sui suoi avversari.
L'ultima "chicca" è stata quella di Beppe Grillo, che in occasione delle elezioni regionali in Sicilia del 2012 aveva detto che la mafia non esisteva.
Con questo cose non si scherza!
La lotta alla mafia si fa con la retorica dell'odio e della divisione ma con la coesione di tutta la società civile.
Ancora oggi Falcone ci ricorda anche questo.
Cordiali saluti.
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