Cari amici ed amiche.
L'amico Filippo Giorgianni ha condiviso su Facebook questo testo di San Giovanni Paolo II.
Io mi sono permesso di usarlo come spunto.
Esso recita:
"VERSO LE EUROPEE 2014: Chi NON votare? 1) I BARBARI (TECNOLOGICI):
"Purtroppo, però, questo nostro mondo contemporaneo mostra molteplici ed acuti segni di quella che bene è stata definita la sua “ambivalenza”: segni di progresso magnifico, senza precedenti, in ogni settore delle scienze e delle attività umane; ma pure segni di “INVOLUZIONE”, di progresso INGANNEVOLE, perché relativo a valori ed OBIETTIVI FALLACI, che come tali si rivelano alla lunga disumani e DISUMANIZZANTI L’UMANITÀ. Quello che più preoccupa, però, è che, NELLA CRESCENTE e per sé benefica diffusione della cultura, nella cosiddetta “CULTURA DI MASSA”, propugnata appunto dai mass-media, si fa sempre più un unico fascio di verità provate e di OPINIONI DISCUTIBILI, di valori universali e di interessi particolari egoisticamente INDIVIDUALISTICI, di autentici principi deontologici e di fatti persino PATOLOGICI. E tutto ciò sotto l’etichetta del “moderno” (anche se si tratta di errori e mali antichissimi), dietro il paravento del dovere-diritto all’informazione, e nel nome di un non bene inteso “pluralismo” che sarebbe proprio della cultura. Molto saggiamente i fondatori del vostro Periodico hanno preferito a questo termine, già allora di moda in molti Paesi, il termine classico di “civiltà”. Anche la migliore antropologia culturale distingue tra “culture”, che possono essere “barbare”, e “civiltà”, che possono essere “primitive”, ma non barbare. BARBARO in realtà è ciò che è DISUMANO, ANCHE SE “EVOLUTO”; civile ciò che è umano, anche se semplice e primitivo. Vi sono “pseudoculture”, denunciate dalla “maior saniorque pars” degli intellettuali; non vi sono al contrario “pseudociviltà”, ma solo “INVOLUZIONI” e “DECLINI” DI CIVILTÀ particolari, registrate dalla storia."
(San Giovanni Paolo II Magno, "Discorso al Collegio degli scrittori de 'La Civiltà Cattolica' del 5 aprile 1982", n. 3)".
Ringrazio Filippo (un ragazzo intelligentissimo e serio) dello spunto.
Sembra che queste parole dette da questo grande santo e pontefice nel 1982 siano state dette per Beppe Grillo.
Quando sento parlare Grillo, io ho il terrore!
Mi si gela il sangue.
Lo dico al di là della mia appartenenza politica: Beppe Grillo è l'esempio attuale di chi usa la tecnologia per diffondere un messaggio negativo.
Lo fecero Adolf Hitler e Joseph Goebbels, quando incitavano la gente all'odio contro gli ebrei e gli avversari politici.
Lo fece anche Stalin, nell'Unione Sovietica.
Grillo, però, a differenza di Hitler e Stalin ha qualcosa di più che lo rende molto più pericoloso: internet.
Grillo è come Robespierre, Stalin ed Hitler ma con l'arma della rete.
Grillo può "entrare" nelle case di molte più persone, rispetto a quello che potevano fare i personaggi prima evocati.
Egli sfrutta la rabbia delle persone (una rabbia giustificata, vista la tristissima situazione) per trasformarla in odio e vendetta.
Basti pensare al fatto che egli etichetti chi è contro di lui come "mafioso", "piduista", "ebetino" e quant'altro.
Però, oltre a ciò, egli non ha nulla.
Non ha un'idea di Stato.
Per esempio, egli va a Napoli e difende il tifoso Genny 'a carogna, il tifoso protagonista in negativo della partita finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, ed attacca i poliziotti mentre quando va a Torino egli difende la polizia.
Grillo si dice contro la mafia ma quando era andato in Sicilia (per le elezioni regionali del 2012) aveva detto che la mafia non esisteva.
Grillo attacca i ricchi "capitalisti" ma lui stesso è ricco.
Grillo si metta d'accordo con sé stesso.
Inoltre, le sue parodie su Auschwitz e le sue frasi con cui ha detto che si dovrebbe vivisezionare il cane del presidente Berlusconi dimostrano la pochezza di questo personaggio.
Lui denuncia le disfunzioni ma non propone niente di costruttivo.
La gente lo vota per disperazione...ma si sa che la disperazione non porta a niente di buono.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 21 maggio 2014
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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