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mercoledì 28 maggio 2014

I cattolici italiani? Hanno capito ben poco delle elezioni europee

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto da Stefano Fontana che è intitolato "Quel che i cattolici non hanno capito delle Europee".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:

"Non ci sono dati certi di come abbiano votato i cattolici alle recenti europee. L’unico ragionamento che si possa fare a questo riguardo è che essi abbiano complessivamente votato come gli altri italiani. Statisticamente il ragionamento non regge e gli esperti si metterebbero a ridere, ma politicamente forse sì. Anche i cattolici hanno avuto gli 80 euro in busta paga, anche loro avranno avuto un po’ paura di Grillo, anche a loro non è stato offerto granché dal centro destra, anche loro possono essersi fatti catturare dalla pattuglia di governanti “giovani e belli”, anche loro forse si sono astenuti nonostante questa fosse in pratica l’unica cosa che i loro vescovi chiedevano di evitare.

Ammesso allora che l’esito alle europee possa in qualche modo rappresentare in proporzione anche il voto cattolico, il giudizio valutativo che ne consegue è abbastanza desolante. Se così fosse, significherebbe che il cosiddetto “mondo cattolico”, per usare un eufemismo già vecchio molti anni fa, ha una scadente percezione di alcuni aspetti della posta in gioco che erano in ballo in queste elezioni.

Il primo di questi aspetti è l’Unione europea stessa, che oggi è un pericolo. Non è più sufficiente continuare a richiamare gli ideali dei Fondatori, bisogna guardare in faccia la realtà e muoversi politicamente di conseguenza. Il mondo cattolico questo non lo sta facendo. Questa Unione europea è un pericolo non tanto per i vincoli economici, che possono essere valutati in modo diversificato, ma perché rischia di uccidere le nazioni e i popoli europei. Il cristianesimo incontra le nazioni e i popoli, non le Commissioni o i Parlamenti. L’incontro della Chiesa con le nazioni di questo continente non può essere sostituto dai Trattati. Ma oggi l’Unione impone eccessivamente la sua legge e, addirittura, la sua morale. Siamo governati indirettamente da Bruxelles e le nostre leggi sono fatte a Strasburgo e questo avviene secondo un’ideologia individualista, radicale e di apparato che disarma. Nei campi della vita e della famiglia, ma anche dell’educazione dei nostri figli, del rispetto della legge morale naturale e quindi della filosofia di vita, l’Unione europea entra ormai sistematicamente a gamba tesa e impone i suoi valori, appiattendoci.

La posizione di Renzi e del PD è conservatrice di questa linea. Non riesco a figurarmi questo governo che ricorre in Europa contro una futura sentenza che vietasse l’esposizione dei crocifissi nei luoghi pubblici. I parlamentari europei del PD della passata legislatura avevano votato tutti la mozione Lunacek. Voteranno a favore anche dalla prossima, insieme ai neo-deputati Grillini. Aver votato in massa per Renzi anche da parte dei cattolici dice che il pericolo dell’Unione non è da essi percepito
.".

Ora, faccio un raffronto con quanto è accaduto in Francia.
Come ha riportato la rivista "Jesus", in Francia i cattolici hanno votato i partiti conservatori, come l'UMP e quello nazionalista di Marine Le Pen.
Anzi, i cattolici più praticanti hanno votato Le Pen.
Questo è stato sicuramente un giudizio verso il governo del presidente francese Francois Hollande.
L'unica cosa che Hollande è riuscito a fare è la legge che legalizza i matrimoni gay, legge che ha causato una sollevazione di popolo, specie nel mondo cattolico e non solo nel mondo cattolico.
Basti pensare che anche gli ebrei si erano uniti a questa giusta e sacrosanta protesta.
Addirittura, il 20% degli ebrei ha votato Le Pen.
Per il resto, Hollande non ha fatto nulla.
Anzi, io Francesi stanno peggio.
Oltre a ciò, c'è stato anche un giudizio negativo verso questa Unione Europea che è centrata solo sulla Germania, Paese che sta cannibalizzando il resto.
In Italia, invece, cos'è accaduto?
In Italia ha vinto il Partito Democratico di Matteo Renzi.
Tale partito ha vinto prendendo circa il 40% dei voti.
Ora, però, faccio notare che l'affluenza è stata pari al 58%.
Togliendo il 42% che si è astenuto e coloro che hanno votato Beppe Grillo, Forza Italia ed altri, notiamo che Renzi ha vinto prendendo poco più di 11.000.000 di voti, circa il 23%.
Quindi, Renzi non è maggioranza.
I voti che ha preso Renzi sono quelli del suo bacino elettorale, quelli dei suoi alleati (in primis Scelta Civica) ed una parte di quelli del Movimento 5 Stelle.
In realtà, la maggioranza dei voti che non sono andati al centrodestra si trovano in quel 42% di italiani che si sono astenuti.
In questo senso, i cattolici italiani sono stati assai meno seri di quelli francesi.
La maggioranza di loro si è astenuta ma una larga fetta ha votato il Partito Democratico, senza sapere che con esso l'Italia sarà più debole in Europa e sarà soggetta al laicismo, quel laicismo che in Francia ha fatto arrabbiare molti cattolici francesi.
L'Italia sarà più debole poiché il Partito Democratico fa parte del Partito Socialista Europeo, un partito che è minoranza in ambito europeo.
Infatti, il primo partito europeo è il Partito Popolare Europeo.
Il candidato del Partito Socialista Europeo alla Commissione Europea è Martin Schulz (quel Martin Schulz che il presidente Berlusconi aveva definito un kapo nazista) ed è un tedesco che farà solo gli interessi della Germania.
Del resto, la Cancelliera tedesca Angela Merkel lo sostiene e con i popolari è pronta a fare la "Grosse Koalition" con lui.
Nel Partito Popolare Europeo si è indebolita la pattuglia italiana, quella che effettivamente difendeva gli interessi italiani.
In pratica, l'Italia conterà poco e nulla.
Sul piano etico, la vittoria del Partito Democratico esporrà l'Italia all'ondata di laicismo che caratterizza l'Europa.
Basti pensare ad Ivan Scalfarotto (sottosegretario al Ministero delle Riforme, Partito Democratico) che vuole imporre a tutti i costi una legge che condanna l'omofobia.
Per Scalfarotto, omofobia è anche il dire no ai matrimoni gay.
Il governo Renzi va verso questa direzione.
Se è così (ovviamente lancio una provocazione) sono omofobo anch'io! Mi arrestino pure!
Ovviamente, questa è una provocazione ma di fronte ad una situazione come quella attuale un cattolico deve essere "arrabbiato".
Peggio dell'ateo militante, infatti, vi è "cattolico tiepido".
Essere cattolici non vuole dire sono andare in chiesa, prendere la Comunione e fare opere di carità ma vuole dire anche prendere delle posizioni anche molto dure!
Lo stesso Sant'Agostino diceva che di fronte a delle leggi ingiuste bisognava disobbedire.
Quella che condanna l'"omofobia" è una legge sbagliata.
Quindi, si può dire che i cattolici italiani abbiano capito poco o nulla di queste elezioni europee.
Cordiali saluti.

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