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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 29 maggio 2014

Narni sotterranea



Cari amici ed amiche,

Incomincio con questa mia poesia:
COR CIVITATIS NARNIAE

"IL PAVA TISO SANTO"

Sì certo 'n cor tene...
sì 'n tenebrìa in codestra urbe di Narnia...
ubi fatta fu codestra ecclesia Sancti Michaeli...
et fu coll'inquisitor...l'alchimista...che 'n verba mai fu fesso...
come de'l Lombardini lo spirto captivus di feli...
co'l d'ariento al grifo di rosso linguato da lo stesso!

La città di Narni, in Provincia di Terni (in Umbria), è molto ricca di storia ma il suo sotterraneo è caratteristico.
Nel 1979, un gruppo di sei ragazzi trovò un passaggio sotterraneo sotto un antico convento domenicano.
Questo ingresso fu ripulito e nel 1994 fu aperto al pubblico.
Esso ci apre ad un mondo davvero suggestivo, con una serie di luoghi.
Il primo tra questi è una chiesa.
I suoi affreschi (velati dallo strato di calcare che si creò con le infiltrazioni) risalgono ad un periodo compreso tra il XII ed il XIII secolo.
Questi affreschi raffigurano i quattro Tetramorfi, il bue (San Matteo), il leone (San Marco), l'angelo (San Luca) e l'aquila (San Giovanni), il Cristo pietoso e San Michele, il santo a cui era stata dedicata la chiesa, chiesa che nel 2000 è stata riconsacrata.
L'altro luogo interessante è denominato "Stanza dei tormenti".
Qui il Santo Uffizio ebbe la sua sede dopo il Concilio di Trento.
La prova di ciò è un documento scampato ai saccheggi napoleonici del 1726.
Esso parla di un tale Domenico Ciabocchi che era stato giudicato eretico perché bigamo.
Egli fuggì strangolando il vivandiere.
In quel luogo vennero imprigionate le persone.
Lo testimoniano i graffiti dei carcerati.
Molti di questi graffiti sono enigmatici.
Essi infatti rappresentano figure del Sole, croci, date, scritte ed altri simboli.
Molti di questi simboli riconducono alla cabala, all'alchimia e alla massoneria.
Nella camera attigua vi sono anche strumenti di tortura.
In questi luoghi vi è anche un fantasma,  quello di Giuseppe Andrea Lombardini.
Egli fu un membro della guardia dell'Inquisizione e fu imprigionato qui tra il 1759 ed il 1760 per avere fatto fuggire un compagno d'armi.
Egli fu molto devoto e riempì i muri della sua cella di graffiti con i monogrammi di Cristo e di Sua Madre Maria.
Grazie a dei documenti trovati negli archivi vaticani e nel Trinity College di Dublino, si è potuta ricostruire la storia dell'Inquisizione di Narni.
Il fantasma del Lombardini aleggerebbe ancora in questi luoghi e vi sono stati dei fatti strani.
Un altro luogo è la chiesa di Santa Maria Maggiore, oggi chiesa di San Domenico.
Questa chiesa (che oggi è una sala per le conferenze) era stata la cattedrale di Narni, fino al XIII secolo.
Sotto di essa sono stati trovati un pavimento a mosaico bizantino del VI secolo e varie stanze misteriose.
Vi sono anche delle opere ingegneristiche.
Una di queste è l'acquedotto della Formina, un'opera che risale al 27 AD (al tempo dell'imperatore romano Tiberio) e portava l'acqua da Sant'Urbano a Narni, sfruttando le pendenze dei colli.
L'altra opera è la galleria di Amelia, un sistema di tunnel e di stanze che portava l'acqua piovana alle riserve idriche di Narni.
Essa risale al I secolo BC ed è rivestita di coccio e malta.
L'Italia è ricca di tesori.
Narni è uno di questi.
Visitate questa città.
Cordiali saluti.






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