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giovedì 22 maggio 2014

Caso Grillo, parla la superstite

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato ""Grillo assassino", così parlava la superstite: "Ha ucciso la mia famiglia e non ha chiesto scusa"".
Beppe Grillo aveva causato la morte di una famiglia il 7 dicembre 1981.
Era accaduto a Limone Piemonte, in Provincia di Cuneo.
La famiglia Giberti era salita sulla Chevrolet di Beppe Grillo.
Erano saliti il padre, Renzo (45 anni), sua moglie Rossana Quartapelle (34 anni) ed il loro figlio Francesco (9 anni).
La loro figlia Cristina, invece, era rimasta a casa di un'amica, per vedere un cartone animato.
Grillo, con la famiglia Giberti, era entrato in una strada pericolosa per la presenza del ghiaccio.
L'auto era sbandata ed era caduta in un burrone.
La famiglia Giberti era rimasta uccisa mentre Grillo era uscito dall'auto in tempo per salvarsi.
Nel 1985, Beppe Grillo era stato condannato.
La superstite Cristina dice ancora oggi che Grillo è un assassino e che non ha ancora chiesto scusa per la morte della sua famiglia.
Del resto, si sapeva che la strada era pericolosa e che Grillo vi era entrato incautamente.
Ora, Grillo dovrebbe chiedere scusa di quello che aveva fatto, invece di fare il moralista e di parlare di "processi sul web" contro questa o quell'altra persona.
Cordiali saluti.

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