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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 19 maggio 2014

19 maggio 1296, morì Papa Celestino V

Cari amici ed amiche.

Il 19 maggio 1296 fu il giorno della morte di Papa Celestino V.
Nato come Pietro Angeleri fra il 1209 ed il 1215, egli venne eletto al soglio pontificio il 29 agosto 1294, per poi lasciarlo il 13 dicembre dello stesso anno, aprendo la strada a Papa Bonifacio VIII.
Questo è il testo della sua bolla pontificia:

"Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore.".

In italiano essa recita:

" Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe [di questa plebe], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale.".

L'oramai Papa emerito volle tornare alla sua vita eremitica.
Invece, temendo uno scisma, il suo successore Bonifacio VIII (1230-1303) lo fece arrestare e lo fece portare al castello di Fumone, in Provincia di Frosinone.
Qui egli morì.
Alla sua morte, sul muro di una cella comparve una croce luminosa.
Papa Bonifacio VIII fece celebrare una messa pubblica in suffragio di Papa Celestino V, portò il lutto e in seguito diede inizio al processo di canonizzazione di questo grande personaggio.
Papa Celestino V fu l'esempio di chi preferì ad uno scranno che per certi versi era considerato come un posto di potere temporale lo spirito e la responsabilità al potere terreno.
Questo ci deve fare riflettere.






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