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domenica 18 maggio 2014

I Mongoli

Cari amici ed amiche.

L'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha segnalato il sito di "Leonardo" che è intitolato "Quando i Mongoli distrussero la civiltà persiana".
Sicuramente, il XIII secolo fu caratterizzato dai Mongoli.
Questo popolo delle steppe asiatiche divenne potente e fece un impero più grande di quello romano.
Sto parlando dell'impero di Gengis Khan (1162-1227).
Con un esercito fondato sulla meritocrazia, Temujin unì tutte le tribù mongolo e conquistò tanta parte dell'Eurasia, prendendo tutta la Russia centro-orientale, la Cina, il Pakistan, l'Afghanistan e l'attuale Iran.
Nel 1207, Temujin divenne "khan" (imperatore), con il nome di Gengis Khan.
Questo impero univa cristiani, musulmani, seguaci dello Sciamanesimo, confuciani, buddhisti ed induisti.
L'impero crebbe anche sulla crisi degli Stati musulmani, che furono sconfitti.
Dopo di lui vennero Ogodei (1186-1241), Guyuk (regno 1246-1248), Munke (1251-1259), Kublai Khan (1251-1294).
Quest'ultimo fu conosciuto da Marco Polo (1254-1324), che ne parlò nel "Milione".
Kublai Khan fu noto per la tolleranza religione l'amore per la cultura.
Dopo Kublai Khan, l'Impero Mongolo si disgregò.
L'impero però si ricreò in Persia e qui ci fu un nuovo "khan", Timur-i lang, che noi conosciamo come Tamerlano (1336-1405).
Appartenente ad una tribù turco-mongola ed islamizzata, Tamerlano fu noto per essere feroce.
Egli si spinse ad ovest.
Gli Europei, preoccupati, iniziarono a trattare con lui.
Anche se egli era musulmano, Tamerlano avrebbe potuto battere i Turchi, che stavano minacciando Costantinopoli.
Il co-imperatore bizantino Giovanni VII Paleologo (1370-1408)  trattò con lui, previo accordo con il podestà genovese di Galata.
I bizantini proposero a Tamerlano di versare a lui quel tributo che erano costretti a versare ai Turchi.
Un'ambasceria parallela fu inviata a Tamerlano anche dal re di Francia, tramite alcuni monaci domenicani.
Effettivamente, i Turchi furono sconfitti ad Angora (oggi Ankara) nel 1402.
Tamerlano, però, non si fermò.
Rivendicando la sua discendenza da Gengis Khan volle restaurare l'Impero Mongolo, attaccando a Smirne i Cavalieri Ospitalieri di Rodi, che vennero cacciati, ed occupando le isole greche di Chio e Focea.
Gli Europei furono indecisi.
Alcuni, come re Enrico III di Castiglia (1379-1406) continuavano a sperare in lui e gli mandarono ambasciatori.
Ora, durante il periodo dell'Impero Mongolo ci fu pace (Pax Mongolica) ed i commerci tra Europa ed Oriente furono sicuri.
Per contro, gli spostamenti di persone e merci favorirono il diffondersi di malattie, come la peste.
L'Europa cercò di avvicinare i Mongoli al Cristianesimo, tanto che nel 1243 Papa Innocenzo IV (1195-1254) mandò dai alla corte di Guyuk Khan Giovanni di Pian di Carpine (1182-1252) per stabilire un'alleanza mongolo-cristiana contro i musulmani.
Fu proprio Giovanni da Pian di Carpine a scrivere l'Historia Mongalorum, con cui l'Occidente poté conoscere i Mongoli.
Questo tentativo fallì ed anzi furono i musulmani che iniziarono a convertire i Mongoli.
Tamerlano bloccò i Turchi ma fu solo un risultato effimero.
Alla morte di Tamerlano, l'impero tornò in crisi e, appena cinquantuno anni dopo la loro sconfitta, i Turchi presero Costantinopoli.
Con quello che fece, Gengis Khan entrò nel mito, come Alessandro Magno, Giulio Cesare e Carlo Magno.
Forse, va capito ciò che fece grandi questi personaggi.
Cordiali saluti.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.