Leggete l'articolo de "Il Fatto Quotidiano" che è intitolato "Variante di Valico, il tunnel da un miliardo che si sbriciola: franano le gallerie".
Ora, io penso che la Variante di Valico si debba fare comunque.
L'attuale tratto appenninico dell'Autostrada A1 Milano-Napoli non è più sicuro, per via dell'aumento del traffico e delle sue carenze strutturali.
Ricordo che quel tratto risale agli anni '50.
Sicuramente, il Gruppo "Autostrade per l'Italia" ha messo in conto le problematiche della zona, come il dissesto idrogeologico, la morfologia e la presenza di gas sotterraneo, come nel caso della galleria "Sparvo".
Certo, si dovranno prendere accorgimenti tecnologici non indifferenti e servirà un monitoraggio costante.
Servirà anche la collaborazione degli abitanti di Ripoli (frazione del Comune di San Benedetto Val di Sambro, in Provincia di Bologna), il paese che è interessato dai fenomeni franosi che pare siano causati dagli scavi delle nuove gallerie.
Ora, un caso di mancata collaborazione è stato quello del parroco di Ripoli, don Marco Baroncini che non ha fatto entrare i tecnici del Gruppo "Autostrade per l'Italia" nella sua chiesa, che purtroppo oggi è inagibile.
Forse, se il prete avesse fatto entrare i tecnici, il problema si sarebbe potuto risolvere.
La politica, forse, fa più danni delle macchine.
Ora, la polemica scoppia anche per ciò che concerne la galleria "Monte Mario".
La galleria "Monte Mario" è la prima delle quattro gallerie naturali del nuovo tratto compreso tra Casalecchio sul Reno e la località La Quercia, tratto che è stato aperto nel 2006 e che sostituisce quello che si snoda all'inizio della valle del Setta e che oggi è un raccordo autostradale
Questo nuovo tratto è caratterizzato da 3 gallerie artificiali (Ceretolo, Calzavecchio e Gardelletta), quattro viadotti (Reno, Lama di Setta, Vado e Campolungo) e quattro gallerie naturali (Monte Mario, Allocco, Vado e Campolungo).
Pare che la struttura della galleria "Monte Mario" (che si trova vicino a Sasso Marconi, 2.209 metri, in carreggiata sud, 2.256 metri in carreggiata nord) si sia deformata.
Ci sono avvallamenti nell'asfalto e nei marciapiedi laterali del tunnel.
Ci sono anche infiltrazioni di acqua che lasciano pensare a rotture del rivestimento del tunnel.
Ora, io conosco la galleria "Monte Mario" e so che essa è stata aperta in un punto certamente difficile, per la presenza di un terreno limoso.
Certamente, la situazione va monitorata e nel caso si dovrà intervenire.
Però, non si crei dell'allarmismo.
Le tecnologie di oggi possono risolvere parecchi problemi.
Cordiali saluti.
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