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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 4 settembre 2013

MAIE-Movimento Associativo degli Italiani all'Estero, il progetto

Cari amici ed amiche.

Sul giornale "Italia chiama Italia" vi è illustrato il progetto politico del MAIE (Movimento Politico degli Italiani all'Estero) , in un articolo intitolato "Italiani all’estero, la ‘dottrina’ del MAIE: giovani, solidarietà, politica".
Io ho letto il progetto politico e molti suoi contenuti mi sono piaciuti.
Trovo interessante il punto che recita:

"In primo luogo, lavorare per superare l'individualismo come filosofia sociale, sostenendo una visione solidale e un destino comune per tutti gli italiani.".

L'Italia è un Paese spaccato.
Ad esempio, ci sono ordini e caste di ogni tipo.
Vi è l'Ordine dei Giornalisti, l'Ordine degli Avvocati e via discorrendo.
Una delle malattie del nostro Paese sta proprio nel fatto che ogni categoria sia contrapposta alle altre.
Così, per esempio, vi è una contrapposizione tra dipendenti pubblici e persone che lavorano per i privati, tra lavoratori dipendenti ed autonomi, tra italiani all'estero ed noi che stiamo qui in Italia,.
Per esempio, si bollano i liberi professionisti come "ladri ed evasori fiscali" o si dice che gli italiani all'estero non debbano avere il diritto di votare perché "non fanno più parte dell'Italia e non pagano le tasse in Italia".
Tutto ciò avviene senza tenere conto del fatto che ogni categoria abbia bisogno delle altre.
Ad esempio, senza i liberi professionisti non ci sarebbero le aziende che danno lavoro ai dipendenti.
Senza le persone che lavorano per i privati non ci sarebbero coloro che pagano le tasse con cui si dà lo stipendio ai dipendenti pubblici.
Senza gli italiani all'estero i nostri prodotti non sarebbero conosciuti nel mondo.
E' interessante anche il punto che recita:

"Secondo: contribuire a recuperare la politica come nobile attività di servizio pubblico, dando particolare risalto ai giovani. Partiamo dal presupposto della necessità di incoraggiare l'impegno e la partecipazione sociale. Lo facciamo perché crediamo nel messaggio di Papa Francesco, quando ci dice che "fare politica è un obbligo (...) Dobbiamo fare politica perché la politica è una delle più alte forme di carità, perché ricerca il bene comune". (Discorso del Papa Francesco agli studenti delle scuole dei gesuiti d'Italia e Albania. Sala Paolo VI, 7 Giugno 2013).". 

Bene hanno fatto gli esponenti del MAIE a citare Papa Francesco.
La politica è un servizio per i cittadini.
Chi fa politica deve mettere davanti i cittadini agli interessi particolari, altrimenti non sarebbe più politica.
Infatti, il termine "politica" deriva dal greco "polis", ossia città o "comunità".
Questo progetto mi è piaciuto e merita attenzione. 
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.