Cari amici ed amiche.
La foto qui sopra ritrae una delle peggiori scene che si è vista ieri a Brescia.
Un gruppo di quei facinorosi che ieri hanno attaccato il corteo del Popolo della Libertà (che manifestava in modo pacifico) hanno bruciato una bandiera del partito.
Ora, io trovo che tutto ciò sia vergognoso!
In tutte le nostre manifestazioni (parlo come militante del Popolo della Libertà) non ci sono mai stati episodi di violenza fisica né verbale.
In tutte le nostre manifestazioni non sono mai state bruciate bandiere.
Loro, invece, hanno sempre fatto azioni di violenza ed usato termini violenti.
Basti leggere il blog di Beppe Grillo.
L'ultimo suo articolo è intitolato "La meglio gioventù e l'eterna vecchiezza".
Se la "meglio gioventù" è rappresentata dai facinorosi che lanciano oggetti, insultano e picchiano le persone, siamo messi molto male!
Dato che io non mi faccio intimidire, scriverò questa cosa anche sul blog di Beppe Grillo.
Questa è la differenza tra noi e loro!
Noi non siamo violenti né ipocriti.
Loro sono violenti ed ipocriti.
Loro, infatti, parlano di "democrazia".
Peccato, però, che essi non siano molto democratici.
Già il fatto che istighino alla violenza contro gli avversari indica già la loro non democraticità!
Se questa non è ipocrisia, io sono il re d'Inghilterra.
Inoltre, queste persone sono quelle che si alterano quando sentono i (vergognosi) "booh" razzisti negli Stadi o che si indignano quando ci sono delle persone (ignoranti) che dicono parole come "negro" o "gay".
Però, questo stesse persone sono quelle che insultano il presidente Berlusconi, chiamandolo "nano", senza tenere conto del fatto che il nanismo sia una condizione patologica.
Il loro mi sembra un ragionamento ipocrita!
Oltre ad esserci una violenza fisica, ve n'è anche una verbale, persino nelle istituzioni.
Ieri, alla trasmissione andata in onda su "Canale 5" ed intitolata "Vent'anni di guerra" si è parlato del "processo Ruby", uno dei processi che vede coinvolto il presidente Berlusconi.
E' evidente che qui vi sia un attacco contro il presidente.
La dimostrazione di ciò sta nel fatto che il presidente Berlusconi sia stato accusato di concussione ai danni dei poliziotti.
Peccato, però, che i poliziotti non si siano costituiti parte civile.
Questo è strano!
Un poliziotto che ha subito il reato di concussione deve costituirsi parte civile.
La concussione è un reato in cui un politico che riveste cariche istituzionali ricorre ad esse per fare pressioni su altre persone perché facciano quello che vuole lui.
Invece, i presunti concussi non si sono costituiti parte civile.
Inoltre, anche molti testimoni dell'accusa hanno smentito le tesi dei Pubblici Ministeri.
Intanto, la vita di un uomo è stata presa di mira.
Termino, anche esprimendo un commento su quanto detto dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, che nella riunione del Governo che si è tenuta ieri nell'abbazia di Spineto (in Provincia di Siena), ha avuto uno scontro con il Vicepresidente del Consiglio, Ministro degli Interni e segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano, "reo" di avere partecipato alla manifestazione del Popolo della Libertà che si era tenuta sabato Brescia.
Vorrei ricordare a Letta che nello stesso giorno lui era all'assemblea del Partito Democratico.
Anche le pietre sanno che Letta non voleva fare questo Governo con il Popolo della Libertà.
Lui dice sempre: "Non è il Governo che sognavo".
Anche il Popolo della Libertà ne avrebbe fatto a meno ma visto il responso delle urne non si poteva fare altrimenti.
Se Letta vuole fare cadere il Governo, decida di staccare la spina.
Se una cosa del genere dovesse accadere, si andrebbe a votare ed il Partito Democratico prenderebbe una bella batosta.
Di questo (come dicono i romani) non me ne potrebbe fregare di meno ma il problema sarebbe per l'Italia, che dovrebbe stare per altri due o tre mesi senza un Governo con pieni poteri.
Il Popolo della Libertà non farà cadere il Governo poiché antepone l'interesse dell'Italia ai suoi.
Vediamo se il Partito Democratico farà altrettanto.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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