Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Tesseramento PdL, Mazzocchi: Nostro popolo ha voglia di partecipare" .
L'articolo incomincia in questo modo:
"C’è un grande, anzi grandissimo partito italiano che in due mesi è riuscito a raccogliere un milione di iscritti e questa è una realtà oggettiva che bisogna assolutamente prendere in considerazione. Il giorno dopo dall’annuncio del Segretario Nazionale, Angelino Alfano, abbiamo il dovere di dare una risposta immediata a tutte queste persone che, documenti alla mano, si sono messe in fila nei gazebo, nei circoli territoriali e hanno versato una quota per iscriversi al partito. Sarebbe deleterio e dannoso trasformare questa grande ondata di popolo in un partito delle tessere, dei congressi decisi a tavolino e delle decisioni prese in un tavolo centrale". Con queste parole l’On.Antonio Mazzocchi deputato del Popolo della Libertà e Presidente dei Cristiano Riformisti, ha commentato i risultati della campagna adesioni 2011.".
L'onorevole Antonio Mazzocchi ha perfettamente ragione.
Noi elettori del Popolo della Libertà vogliamo che il nostro partito torni a parlare con la gente, secondo il progetto originario del presidente Berlusconi.
Questo è dimostrato proprio da questo milione di tessere.
Per inciso, in questo milione di tessere c'è anche la mia, che con grande piacere ho rinnovato.
Questo dimostra anche che la gente non si è disaffezionata alla politica.
Si è disaffezionata alla politica fondata sulla vacua dialettica, sull'insulto e sulla delegittimazione e demonizzazione dell'avversario.
Per rilanciarsi ed uscire da questa fase di stallo, il Popolo della Libertà deve fare tesoro di ciò.
La gente vuole la politica e vuole la buona politica, quella concepita come servizio verso gli altri.
Fare politica è esattamente questo.
La politica è un servizio verso gli altri.
A tale proposito voglio fare una breve riflessione su una cosa che mi è capitata ieri.
Un signore (che evidentemente non aveva altro da fare) ha scritto degli insulti sulla mia pagina di Facebook, la "Page of Antonio Gabriele Fucilone".
Queste sono le frasi:
"Cos'è, mi proibisci di scrivere? Hai la coda di paglia? Il ragazzino qua sei tu, incapace di trovarti un lavoro, o forse troppo pigro per farlo. Impara a lavorare, sfaticato. Merda parassita.Ti lamenti tanto che non hai un lavoro, e poi elogi coloro che hanno contribuito a rendere il lavoro dei GIOVANI una merda. Sei anche incoerente. O forse troppo stupido per capirlo?Propendo per la seconda, sinceramente. Dalle castronerie che scrivi, d'altronde, non si può fare altro che denotare ciò.".
Evidentemente, il tipo non aveva null'altro da fare.
Seccome io l'avevo già bloccato, poiché aveva fatto un commento molto pesante sull'articolo che parlava di Israele, non ho potuto vedere gli insulti.
Un ragazzo (di cui non faccio il nome, per non metterlo nei guai, visto il brutto clima) l'ha letto e ha fatto una segnalazione alla Polizia postale.
La cosa mi ha molto colpito e ringrazio di cuore questa persona che mi ha anche dato la sua solidarietà.
Ciò mi motiva ancora di più nel mio impegno in politica.
E' stata una grande lezione.
Se una persona che non mi conosce nemmeno ha fatto questo per me, a maggior ragione io devo impegnarmi per gli altri, per chi mi sta intorno.
Questo è fare veramente politica.
Cordiali saluti.
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