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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 6 novembre 2011

DA MANTOVA ALLA NUOVA SCOZIA, UN POSSIBILE VIAGGIO DEL SANTO GRAAL?




Cari amici ed amiche.

In Val d'Aosta si usa prendere il noto caffè alla valdostana in un recipiente chiamato grolla.
La grolla è una sorta di calice con dei beccucci in cui viene servito il caffè.
Secondo una certa tradizione, il nome "grolla" deriva da "Graal". Molti sono i valdostani che parlano di ciò.
Ora, è noto che il Santo Graal fosse stato il calice che fu usato da Gesù nell'ultima cena.
Tra l'altro, la grolla viene usata allo stesso modo in cui fu usato il calice dell'ultima cena di Cristo. Infatti, viene passata tra i commensali.
Ora, sorge una domanda.
Dove avrebbero e quando i valdostani avrebbero potuto vedere il Santo Graal?
Io ho un'ipotesi.
Qui a Mantova ci sono degli indizi abbastanza importanti.
Come ho già scritto in passato, a Mantova ci sarebbe potuto essere un ricovero dei cavalieri dell'Ordine Templare, una "precettoria" o una "mansione".
La testimonianza di ciò potrebbe essere la Rotonda di San Lorenzo.
Come tutte le chiese a pianta circolare, potrebbe avere avuto a che fare con il cavalieri dell'Ordine Templare.
La Rotonda di San Lorenzo si trova vicino alla Basilica di Sant'Andrea, la concattedrale, la chiesa che ospita il Preziosissimo Sangue di Cristo.
Ora, l'attuale basilica fu fatto da Leon Battista Alberti, nel 1472.
Prima di essa vi era un convento benedettino di stile gotico, di cui restano una parte del chiostro ed il campanile.
Però, la chiesa ha un particolare che potrebbe dire molto.
Infatti, i bassorilievi del portale centrale potrebbero dire molto più di quanto si possa immaginare.
Infatti, gli stipiti sono decorati con bassorilievi che raffigurano due piante, forse due alberi o due rampicanti con fiori ed animali tra le foglie.
Gli animali dello stipite destro (che si trova alla sinistra di chi osserva) sono reali mentre quelli dell'altro lato sono immaginari, come il grifone.
Alla base di entrambi gli stipiti sono raffigurate due coppe da cui nascono le piante.
Questo potrebbe dire molto.
Infatti, potrebbe darsi che Leon Battista Alberti ed il suo committente, il signore di Mantova Ludovico III Gonzaga fossero a conoscenza di un segreto o di una leggenda.
Può darsi, infatti, che il Santo Graal potesse essere stato proprio a Mantova.
Magari Mantova potrebbe essere stata una "stazione di passaggio" del Santo Graal.
Ora, facciamo un breve excursus storico.
Nel 1270 ci fu l'ultima crociata, la nona, che si concluse con la vittoria dei musulmani.
Nel 1291 cadde San Giovanni d'Acri, l'ultima roccaforte cristiana in Terra Santa.
I Crociati (e di conseguenza i Templari) dovettero lasciare la Terra Santa e tornare in Europa.
Prima, però, dovettero salvare le reliquie cristiane.
Probabilmente, fu così per la Santa Casa della Vergine Maria che potrebbe essere stata portata a Loreto, proprio dai cavalieri Templari.
La stessa cosa potrebbe essere accaduta al Santo Graal?
Una cosa del genere fu realisticamente possibile.
Potrebbe essere accaduto che i cavalieri Templari avessero trovato il Santo Graal e che lo avessero portato in Italia, proprio a Mantova.
Nel XIV secolo le cose cambiarono.
I Templari non servivano più, non essendoci più le Crociate e molti re (e in particolare il re di Francia Filippo IV il Bello) li videro come un ostacolo per il loro potere.
Da qui nacque la decisione di Filippo IV il Bello di distruggere l'ordine, con le accuse di complotti, di idolatria e di sodomia.
Questo potrebbe avere indotto i Templari a lasciare Mantova e a portare via con sé tutti gli ori che avevano e forse il Santo Graal.
Potrebbero averlo fatto passando per i tunnel che si tuttora si trovano sotto la città di Mantova.
Ricordate, ne aveva parlato nell'articolo che trattava l'argomento inerente a Roncoferraro e ai suoi misteri.
Potrebbero essere fuggiti non attraverso la Via Francigena, poiché avrebbero dovuto passare attraverso la Francia di re Filippo IV, ma attraverso altre vie.
Magari, potrebbero essere arrivati a Torino e da lì potrebbero essere passati proprio in Valle d'Aosta.
Qui, forse, i valdostani potrebbero avere visto il Santo Graal.
Dalla Valle d'Aosta, i Templari potrebbero essere arrivati in Svizzera, una nazione che pare avesse avuto a che fare con i Templari, con la protezione del misterioso popolo dei Walser, un popolo di cui ha parlato di recente la trasmisione televisiva "Mistero" , trasmissione che va in onda su "Italia 1".
I Templari potrebbero avere poi attraversato la Germania e le Fiandre, la famosa Lotaringia, grazie, forse, ai Cavalieri Ospitalieri che li protessero, e da lì potrebbero essere arrivati in Inghilterra e in Scozia, la terra su cui fu eretta la famosa Rosslyn Chapel.
Tra l'altro l'Ordine del Toson d'Oro fu creato dal duca Filippo III di Borgogna.
Questi fu signore anche delle Fiandre, una parte della Lotaringia.
Di questa concidenza scrissi nell'articolo intitolato "I Templari, Mantova ed il Toson d'Oro".
Su questa chiesa è già stato scritto e detto di tutto.
Non è stata approfondita, però, una cosa.
Colui che la volle, William Saint Clair (o Saint Clair), I Earl of Caithness, fu un cavaliere templare e fu legato anche a Hugues de Payns.
In fondo, la tempistica c'è tutta.
I Templari furono soppressi nel 1312 e mentre in Europa si dava la caccia a loro, quelli che risiedevano a Mantova potrebbero avere avuto protezione, magari dallo stesso signore di allora, Rinaldo Bonacolsi, detto "Passerino" che fu l'ultimo della sua casata che venne rovesciata dai Gonzaga nel 1328.
Questo potrebbe gettare una nuova luce sulla vicenda della caduta dei Bonacolsi che proprio dopo la soppressione dell'ordine vennero spodestati, guarda caso con un golpe, dai Gonzaga.
Forse, i Bonacolsi stessi potrebbero essere stati dei Templari.
Il golpe non fu casuale. Infatti, i Gonzaga furono aiutati da Cangrande della Scala, signore di Verona e ghibellino.
I Templari erano legati al Papa.
Forse, Cangrande potrebbe essere stato legato al re di Francia, che all'epoca era Carlo IV, figlio di Filippo IV il Bello, contro la Curia romana.
Inoltre, pare che il nonno di William Sinclair, Henry I, avesse viaggiato verso il Nord America con un italiano, un certo Antonio Zeno, un esploratore originario di Venezia.
Pare che questo viaggio fosse avvenuto intorno al 1400.
La testimonianza di ciò è presente nella Rosslyn Chapel.
I bassorilievi che la decorano mostrano le pannocchie.
Secondo la storiografia ufficiale, il mais era arrivato con Cristoforo Colombo.
In pratica, passando per la Svizzera e la Lotaringia, il Santo Graal potrebbe essere arrivato in Scozia e da lì potrebbe essere partito per il Nord America, per una terra che si trova nell'attuale Canada e che viene chiamata "Nuova Scozia".
Quindi, la Rosslyn Chapel potrebbe indicare che in quel luogo potrebbe esserci stato il Santo Graal e che poi esso potrebbe essere partito per le Americhe.
A tale proposito, trovo molto interessante quanto scritto da Robert Sewell.
Inoltre, quanto affermato sulla cavalleria e sul legame tra cavalieri Templari e la massoneria di Rito Scozzese dal massone Andrew Michael Ramsay potrebbe non essere stato così peregrino.
Certo, Ramsay avrà fatto molta speculazione ma c'è da porsi una domanda.
Dove potrebbe avere appreso certe nozioni?
Certo, tutto ciò può essere un congettura ma ci sono coincidenze che forse potrebbero dire il contrario e credo che valga la pena di indagare.
Di certa c'è la grande iniziativa che è stata presa per salvare la Rotonda di San Lorenzo.
A tale proposito, vi invito a leggere questo articolo della Gazzetta di Mantova che riporto qui sotto:

"Salviamo la Rotonda di San Lorenzo "Adottiamo un mattone" FOTO

Uno dei più importanti mon umenti di Mantova, la Rotonda, ha bisogno di un restauro esterno. Umidità e inquinamento la stanno minando. L’Associazione dei Monumenti Domenicani ha lanciato l’iniziativa “Adottiamo un mattone” al costo simbolico di 5 euro
Uno dei più importanti monumenti di Mantova, la Rotonda di San Lorenzo, ha bisogno di un restauro esterno. L'Associazione dei Monumenti Domenicani ha lanciato l'iniziativa "Adottiamo un mattone" al prezzo simbolico di 5 euro. Già 888 benefattori hanno risposto all'appello. I mattoni sono trentamila.
L’adozione si può effettuare:• in sede, Mantova, Via Frattini, n. 9, con rilascio di ricevuta
. presso la Rotonda di San Lorenzo, con rilascio di ricevuta
• presso la Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero, sul conto intestato all’Associazione per i monumenti domenicani: IBAN IT 94 L 0518811501000000008474.".

Io credo che valga la pena di dare solo 5 Euro per contribuire a salvare quello che forse è un monumento che nella storia della città potrebbe avere un posto più alto di quello che gli è stato attribuito.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".