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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 28 novembre 2011

ITALIA, GLI ERRORI SI PAGANO!

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, il mio articolo intitolato "RAI International, può essere salvata solo privatizzando la RAI" ha ricevuto questo commento dall'amica Nanda Cozzi, una nostra connazionale che risiede in Canada:

"Ben detto Antonio! La cosa che non capisco è che spendono una fortuna per pagare certi stipendi d' oro (esempio: 2 milioni di Euro per Fazio) e poi dicono che c'è la crisi e devono tagliare quel poco che ha RI. Purtroppo io penso che agli Italiani e a tutti i politici non interessano gli italiani all'estero. I politici ne hanno bisogno solo per i voti. Non capiranno MAI che siamo la più grande pubblicità per il made in Italy. La privatizzazione dei canali è un'ottima idea ma come l'acqua e il problema dell'energia nucleare...non accetteranno mai. ".

Concordo con quanto sostenuto da Nanda.
Gli errori fatti in passato si pagano e noi li stiamo pagando.
Ad esempio, se venisse privatizzata la RAI, l'Italia avrebbe dei risparmi considerevoli.
Infatti, non avrebbe più il costo di una TV pubblica e verrebbero aboliti certi enti, come la Commissione parlamentare di Vigilanza.
La RAI è un carrozzone come sono dei carrozzoni anche altri enti, come le aziende municipalizzate che gestiscono l'acqua o il gas.
Con il referendum del 12 e del 13 giugno scorso, il popolo ha deciso di mantenere la gestione pubblica dell'acqua.
Oggi, vista la crisi che c'è, una cosa del genere non è più sostenibile e, se si votasse in questo periodo, il risultato potrebbe essere molto diverso.
La gestione pubblica dell'acqua non è un bene, specie se ad essere senza soldi sono gli enti pubblici.
Spesso e volentieri si fa della demagogia ed il popolo cade nella trappola, salvo poi doversi pentire in seguito.
Se l'acqua fosse gestita da enti privati, le amministrazioni pubbliche (come i Comuni) avrebbero minori spese.
La soluzione dell'attuale siuazione di crisi richiede maggiori liberalizzazioni e privatizzazioni.
Anche per quanto riguarda la politica energetica, l'Italia ha commesso un grosso errore.
Oggi, la Francia sta rivalutando molto l'energia nucleare perché le attuali condizioni richiedono l'autonomia energetica.
Noi (sempre con quel referendum del 12 e del 13 giugno) abbiamo deciso di non portare avanti i progetti di realizzazione di impianti nucleari.
Però, noi pagheremo il prezzo di ciò.
Infatti, continuiamo a dipendere dagli altri Paesi e, di fatto, non abbiamo una "sovranità energetica".
Anche sugli Italiani all'estero, concordo con Nanda.
Oggi, qui in Italia ci si preoccupa da dare la cittadinanza agli immigrati mentre i nostri connazionali emigrati all'estero vengono lasciati a loro stessi.
Eppure, gli Italiani all'estero sono una risorsa per il Made in Italy.
Pensiamo, ad esempio, alla ristorazione.
Lo sapete, ad esempio che pare che il vincitore della nona edizione di Hell's Kitchen, Paul Niedermann, abbia origini italiane?
Inoltre, sparsi su mezzo mondo vi sono parecchi ristoranti italiani.
Si sa, la cucina italiana è il frutto di una grande cultura, come direbbe anche il buon Gordon Ramsay, uno che ha molto sale in zucca. Infatti, molto spesso propone la cucina italiana. Ramsay non è uno stupido!
Basti pensare, ad esempio, dietro ad una forma di Parmigiano-Reggiano vi è una grande storia, storia di monaci che, per conservare il latte, iniziarono a produrre questo grande formaggio.
Inoltre, pensiamo anche alla scienza, campo in cui i ricercatori italiani che lavorano nelle università si fanno valere inglesi, americane e di altri Paesi.
Cito, ad esempio, il professor Riccardo Giacconi.
Pensiamo anche agli imprenditori italiani (o italo-discendenti) che vivono in vari Paesi e che hanno sempre mostrato grande eccellenza, riuscendo anche a sfondare!
Cito, ad esempio, Buddy Valastro, il noto pasticcere.
Cito anche i numerosi calciatori italo-discendenti, come Javier Zanetti, Fabian Carini o Edinson Cavani.
Gli Italiani nel mondo si sono sempre distinti per creatività e passione.
Invece, noi che stiamo qui in Italia rincorriamo l'immigrato che spesso ci toglie ricchezza.
Non voglio sembrare razzista ma è così.
Infatti, spesso e volentieri, l'immigrato investe i soldi che guadagna qui da noi nel suo Paese d'origine.
Per carità di Dio, non è una cosa illegale ma è un dato di fatto che ciò tolga ricchezze al nostro Paese.
Spesso e volentieri, l'Italia si è mostrata una "cattiva imprenditrice di sé stessa".
Un cattivo imprenditore, infatti, è quello che non fa ricerca di cose nuove, si tiene ciò che non produce e che non sfrutta le potenzialità che ha.
Un cattivo imprenditore merita di fallire.
Cordiali saluti.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.