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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 20 novembre 2011

TRACCE ITALIANE NEL REGNO UNITO






Cari amici ed amiche.

Guardate questo video della trasmissione televisiva "Passepartout" che è condotta da Philippe Daverio.
In questa trasmissione vengono mostrati i tesori normanni in Sicilia.
Ora, però, dire "Normanni" non significa solo dire "Sicilia" ma anche "Francia" ed "Inghilterra".
Possiamo dire che il primo Commonwealth fu fatto dai Normanni.
Molto unisce l'Italia all'Inghilterra, oggi Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.
Tra Italia ed Inghilterra i legami culturali sono forti. Basti pensare alla lingua inglese che ha tante parole di origine latina.
Anche l'arte fa la sua parte.
Proprio la cattedrale di Canterbury, nella sua cripta, ha un gioiello di arte normanna, con i suoi archi che sono simili in tutto e per tutto a quelli delle chiese siciliane, come anche la cappella della Torre di Londra, i cui capitelli delle colonne ricordano quelli delle chiese pugliesi.
L'italianità in terra inglese esplose nei secoli successivi.
Mentre re Enrico VIII (1491-1547) beveva i vini toscani e la regina Elisabetta I (1533-1603) scriveva il suo primo documento in italiano (che conosceva) ed affermava: "In Europa la tradizione anglosassone sta alla tradizione latina come l'olio sta all'aceto. Ci vogliono entrambi per fare la salsa, altrimenti l'insalata è poco condita.", nel XVII secolo ci fu un fiorire di "italianità" in terra albionica.
Anche William Shakespeare portò l'italianità.
L'architetto Inigo Jones (1573-1652) fece realizzare la Queen's Chapel a Londra, per la regina Enrichetta Maria di Borbone, la moglie di re Carlo I Stuart (1600-1649) e lo stesso re cercò le opere del pittore veneto Tiziano Vecellio, chiamò a corte il pittore Orazio Gentileschi (1563-1639) e comprò molti capolavori d'arte dai Gonzaga, signori di Mantova.
Proprio la Queen's Chapel fu un esempio di arte all'italiana. Questa cappella è molto simile alle nostre chiese rinascimentali. Fu l'unica chiesa cattolica nota che fu realizzata in un periodo in cui il cattolicesimo era fuori legge.
Con la Guerra Civile (1642-1660) e la dittatura iconoclasta di Oliver Cromwell, per l'arte fu una tragedia.
Con il ritorno della monarchia (1660), le cose cambiarono.
Re Carlo II Stuart patrocinò l'arte e la scienza ma nel 1666 ci fu il terribile incendio di Londra, l'incendio che, secondo un predicatore anticonformista fu causato dal peccato di gola.
Questi, infatti, affermò:

" La calamità non fu dovuta al peccato di blasfemia, perché in quel caso avrebbe avuto inizio a Billingsgate, né per oscenità perché allora Drury Lane sarebbe stata la prima a prender fuoco, né per menzogna perché allora le fiamme avrebbero raggiunto la City da Westminster Hall. No, fu causata dal peccato di gola perché iniziò a Pudding Lane e finì a Pye Corner.".

Questo incendio distrusse la storica cattedrale di San Paolo.
Qui intervenne un grande architetto, Christopher Wren (1632-1723). Wren ricostruì la cattedrale sul modello della Basilica di San Pietro in Vaticano a Roma.
Singolare fu il fatto che Wren non fosse mai stato in Italia.
Qui sopra ho messo la foto della cattedrale di San Paolo e quella di un progetto redatto da Antonio da Sangallo (1454-1546) per la realizzazione della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Notate le analogie.
Come fece Wren a conoscere l'architettura italiana e a portare avanti un progetto simile a quello di Antonio da Sangallo se non venne mai in Italia?
E' una bella domanda.
Il XVIII secolo inglese fu un secolo che, come ha affermato Daverio, "parlava latino".
Fu una "romanità antipapale".
Nella città di Bath (in Somerset) vennero riqualificate le Terme romane.
Gli architetti John Wood il Vecchio (1704-1754) e suo figlio, John Wood il Giovane (1728-1782) ridisegnarono la città secondo il gusto palladiano.
Sempre a Bath, l'architetto Robert Adam (1728-1792) realizzò il ponte sul fiume Avon, imitando in tutto e per tutto, il Ponte Vecchio di Firenze.
Il Romanticismo inglese visse secondo un doppio binario, quello del neogotico e quello del classico.
Spero di avere portato all'attenzione alcuni particolari della storia inglese e non solo.
Tra l'altro, tra Inghilterra ed Italia ci fu uno scambio culturale.
Pensate al vino Marsala che fu inventato dagli Inglesi che vennero in Sicilia o all'arte.
Giusto il 27 aprile 2011, avevo fatto una proposta al Comune di Roncoferraro.
Avevo proposto di fare un evento culturale dedicato alla storia inglese e ai legami profondi tra l'Italia ed il Regno Unito.
Ho qui la copia cartacea protocollata e quindi non temo di essere smentito.
L'avevo fatta in funzione di alcuni tesori inglesi che forse si possono trovare anche nel Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie di Curtatone che potrebbe essere stato realizzato con maestranze inglesi.
Mi spiace che questa mia proposta non sia stata accolta.
Termino ora con una mia poesia.

LA CRIPTA DE LA CATTEDRALE DI CANTERBURY

Co' li sancti et l'antiqui divoti et Missa...
nto misteriu de la fé et in pirdunari et in amore...
co' la danze di rè...ibi in Cantuaria...anglice Canterbury...
d'istoria hè pio et nobile il sapore...
come de li pellegrini et de li viatori;

de la cattedrale, ibi al viandante,
induve co' lo novo pane portò Agostino...
in ordo vero...puro sì il valore...
nto cor de la ghjesgia...l'arte...
lampa fici et so' sonu assai chì megghiu le carte;

sì, ibi nta cripta...madame et pulcelle...
et in ghjuventù et vechju...onne omo...
egual di Francia et di Trinacria, chì sò surelle,
et fratelli nta fé in Cristu nti sèculi co' lo tomo...
taliari puonno nte colonne et su l'ara...
come chì d'Europa criaron una casa, in voluntati bona...
com'ibi in Albione...de lu popolu de li Normanni...
nta clara vuci...chì d'elli ancora tona.

Cordiali saluti.

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".