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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 26 novembre 2011

I DOMENICA DI AVVENTO


Cari amici ed amiche.

Oggi è la I domenica di Avvento, ossia quel periodo di quattro settimane che precede il Santo Natale.
Nelle Messe di ieri sera e in quelle di oggi, vengono letti i seguenti brani:

Dal libro del profeta Isaia (capitolo 63, versetti 16b-17. 19b; capitolo 64, versetti 2-7):

"Tu, Signore, tu sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.

[17] Perché, Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.

Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
[2] quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,

[3] di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.

[4] Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.

[5] Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.

[6] Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.

[7] Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani. ",

del Salmo 79 (80):

"[2] Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi.
Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.

[15] Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,

[16] proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.

[15] Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,

[16] proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato. ",

della I lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 1, versetti 3,9):

"[3] Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

[4] Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù,

[5] perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza.

[6] La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente,

[7] che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

[8] Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo:

[9] fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro"

e del Vangelo secondo Marco (capitolo 13, versetti 33-37):

"[33] State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.

[34] È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

[35] Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino,

[36] perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.

[37] Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!".

Con oggi, inizia il tempo del Natale, ossia, il momento in cui Gesù venne al mondo.
Certo, il brano del Vangelo parla anche di una seconda venuta di Cristo, la parusia, un momento in cui egli non verrà come un bambino nato in una mangiatoia ma come colui che giudicherà e che vorrà portare l'umanità nel suo regno.
Però, sia nell'uno che nell'altro caso, bisogna essere vigilanti.
Bisogna essere pronti accogliere Gesù nel nostro cuore, come lo furono quei pastori che a Betlemme aspettarono la sua nascita.
Oggi, forse, molti di noi cattolici non agiscono così.
Leggete l'articolo scritto da Sandro Magister sul giornale "Tempi.it" che è intitolato "Magister: «I ministri cattolici non affronteranno questioni divisive»".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che l'ha messo su Facebook.
L'articolo parla dei ministri cattolici del governo Monti.
Questi cattolici è stata imposta una linea in cui il loro contributo è bene accetto a patto che si astengano dal mettere in campo "questioni divisive", i "valori non negoziabili", di cui ha parlato il Santo Benedetto XVI, come il diritto alla vita.
Da cattolico, dico che se il cattolicesimo fosse rappresentato da coloro che hanno questa mentalità, abiurerei subito.
Che differenza c'è tra questi cattolici "adulti" e che non chi non è cattolico?
La risposta è ovvia: nessuna!
Per fortuna, questi signori non rappresentano il cattolicesimo.
Questo è l'esempio di un cattolicesimo poco vigile.
Anzi, questi cattolici sono più simili a coloro che stavano nella corte di re Erode a Gerusalemme, coloro che temevano la venuta di Cristo.
Certo, noi siamo uomini e, come tali siamo pieni di fragilità e possiamo sbagliare.
Di ciò bisogna essere consci.
Tuttavia, lo Spirito ci ha dato i sette doni e noi dobbiamo sfruttarli per essere conformi al volere di Dio.
Forse, è questa la cosa più importante che ci insegnò Gesù.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. Secondo te, Berlusconi rappresenta i valori del cattolicesimo??

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  2. Sicuramente, i valori del cattolicesimo non sono rappresentati da Enrico Letta e da Rosy Bindi!

    RispondiElimina
  3. Glissi sempre sulle domande... come è il tuo solito... come sai fare e anche bene.... ti ho fatto una semplice domanda: secondo te Berlusconi rappresenta i valori del cattolicesimo??? Se si perchè si... se no perchè no... tutto qua!

    RispondiElimina
  4. Cosa intendi dire quando parli di cattolicesimo?
    So dove vuoi arrivare!
    Tu mi racconti la solita tiritera sul fatto che il presidente Berlusconi sia divorziato e sui suoi presunti festini.
    Io ti rispondo dicendo che Gesù disse che non si deve giudicare (se non si vuole essere giudicati) e che chi è senza peccato dovrebbe scagliare la prima pietra.
    Il cattolicesimo non è moralismo.

    RispondiElimina

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".