The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 21 novembre 2011
IMPRENDITORIA IN ITALIA E LA PATRIMONIALE
Cari amici ed amiche.
Da Youtube, ho preso un video della trasmissione "Kitchen Nightmares", la trasmissione di Gordon Ramsay.
In questa puntata, il noto chef scozzese ha visitato un ristorante italiano che si trovava negli USA, il "Campania".
Questo ristorante era messo male perché si servivano porzioni grandi e vi erano troppi camerieri.
Ramsay l'ha aiutato e per farlo ha fatto allontanare alcuni camerieri che erano inutili.
Ora, ho voluto citare questa puntata della trasmissione di Ramsay per fare un esempio "a prova di idiota" e comprensibile a tutti.
Tra l'altro, non voglio strumentalizzare questa vicenda, visto che il proprietario del succitato ristorante, l'italo-americano Joseph Cerniglia, è morto suicida, come riporta questa notizia del sito Style.it.
Voglio solo fare capire che l'impresa privata è un'attività che merita rispetto sia dal titolare e sia dai dipendenti.
Un ristorante è un'impresa, come sono imprese anche i piccoli artigiani o le industrie metalmeccaniche.
Ieri, un articolo di questo blog è stato commentato in questo modo:
"Visto che non è stata data ancora una risposta, provo a darla io nei termini che meglio mi riescono. L'art. 8 consente alle aziende di non riconoscere i contratti nazionali e di fare al proprio interno quello che pare loro, ovviamente a discapito dei diritti acquisiti negli anni dai lavoratori delle generazioni che ci hanno preceduto, e il buon Marchionne oggi, lunedi 21/11/2011, ci ha messo un'altra pezza verso tutto questo. Domanda per il sig. Fucilone: ma lei hai mai lavorato in una catena di montaggio ? Ah già lei è quello che dice che l'Italia è un paese retrogrado perchè prevale ancora il lavoro manuale su quello intellettuale. Ma vede, caro il mio sig. Fucilone, se non ci fosse il lavoro manuale, cosa servono tante teste che hanno tante idee se poi non c'è chi realizza queste idee sul campo ? Mano e testa devono andare di comune accordo.
Tornando alla catena di montaggio cui le ho chiesto se ha mai lavorato: le pause che il buon Marchionne ha abolito con quel referendum da roulette russa ai lavoratori ("o come dico io o vado all'estero") non servono ai lavoratori per fumarsi una sigaretta o bersi un caffè. Servono per riposarsi gli arti da lavori continuativi e ripetitivi che portano nel tempo a delle disfunzioni muscolo/nervose. Lo sa questo ? Potrebbe dirmi che quei lavori si potrebbe far fare a delle macchine; bene, ottima idea. E quelle macchine chi le fa ?
La aspetto in fabbrica, abbiamo tanto bisogno di Lei.
Con simpatia, Gustavo. Gustavo e basta perchè non mi piace lasciare tracce di me sul web. Spero che ciò non l'infastidisca. ".
L'articolo è in questione è intitolato "Sinistra italiana? E' incompatibile con il cattolicesimo!".
Innanzitutto, non capisco perché certa gente usi l'anonimato, quando commenta i miei post.
Forse, avrà paura.
Ai vari commentatori dico che non devono avere paura.
Non li mangio mica!
Qui in Italia non abbiamo la cultura dell'imprenditoria.
Senza dubbio, la colpa è dell'economia keynesiana, un'economia che, alla lunga, ha fatto sì che lo Stato foraggiasse le aziende, per evitare la disoccupazione.
Questo ha fatto sì che le aziende trovassero più comodo prendere i soldi dallo Stato e non produrre ricchezza da reinvestire.
Ciò ha favorito i sindacati che potevano fare il bello ed il cattivo tempo.
In pratica, un sindacato poteva fare tutti gli scioperi che voleva. Tanto l'imprenditore aveva un modo più comodo per avere la ricchezza.
Anzi, ciò ha rafforzato molto i sindacati, che hanno acquisito un forte potere di veto, e ha favorito la crescita del debito pubblico italiano.
Oggi, però, questa situazione non è più sostenibile.
Lo Stato non ha più soldi, c'è una crisi pazzesca e le aziende non possono più essere foraggiate.
Quindi, vanno colpiti certi privilegi acquisiti dai sindacati.
Da qui nasce l'esigienza di una riforma dell'articolo 8 dello Statuto dei lavoratori.
Se un'azienda non riesce più a mantenere i suoi cento dipendenti e per salvarsi ne deve licenziare venti, cosa può fare?
L'unica cosa che può fare è, per l'appunto, licenziare quei venti dipendenti per salvare gli altri ottanta.
Infatti, se l'azienda fallisse, perderebbero il lavoro tutti i dipendenti e si perderebbero cento posti di lavoro.
Certo, poi serviranno degli ammortizzatori sociali per quei venti dipendenti che sono stati licenziati e che vanno ricollocati.
Inoltre, va garantita anche l'efficienza dell'azienda stessa.
Vi sembra normale che, per esempio, quando si cerca di fare una riforma su questo mercato del lavoro che è rimasto alla prima metà del XX secolo e che va cambiato (perché anche il concetto di lavoro è cambiato) ci sia uno sciopero?
Vi sembra normale che i lavoratori dipendenti si fermino per guardare una partita di calcio?
Qui in Italia è successo.
Un conto è un operaio che si assenta perché non sta bene o perché ha delle sue esigenze.
Un altro è assentarsi per vedere una partita di calcio.
Infatti, a perderci è l'azienda e perde anche l'operaio.
Bisogna trovare un equilibrio tra l'esigenza dell'azienda e quella dei suoi dipendenti.
Va trattato anche il discorso della patrimoniale.
La patrimoniale potrebbe essere inutile e dannosa.
Infatti, se si vuole colpire la finanza, la patrimoniale è inutile.
La finanza, infatti, è liquida e una persona può spostare un grosso capitale all'estero.
Basti pensare a quello che successe nella legislatura 2006-2008, con Romano Prodi al governo.
Le banche svizzere fecero lauti affari.
Se si vuole colpire il patrimonio immobiliare, il rischio è che si colpiscano anche le aziende.
Si può immaginare quello che accadrebbe.
Bisogna abbandonare il capitalismo keynesiano e passare a quello di tipo anglosassone.
Solo così si potrebbero mettere a posto le cose.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
1-la presenza degli ammortizzatori sociali è il prius di ogni riforma del lavoro, quindi indispensabile altrimenti non si può parlare di NULLA ed è giusto allora che si scioperi.Infatti tu dici "poi"ci vorrebbero gli ammortizzatori...no!io dico prima altrimenti non si deve fare niente!
RispondiElimina2-la patrimoniale andrebbe esclusa per le aziende ma è ottima su tutto il resto anche perché strumento di reiquilibrio sociale in questo momento di fortissimo disequilibrio.
3-occorrerebbe un accordo con la svizzera così come l'ha fatto la germania. Si può fare, è questione di volontà, di coraggio e di...lotta a quella corruzione che caratterizza gli amici dei nostri cari politici a iniziare dal tuo amato pdl.
4-ma come....adesso la crisi è "pazzesca"????ma non stavamo meglio degli altri????
Gli ammortizzatori sociali sono una parte di quella che è la riforma del mercato del lavoro e del welfare.
RispondiEliminaQuanto alla corruzione, guarda a quello che accade in casa tua!
Il governo del presidente Berlusconi ha ripristinato l'articolo 41 bis contro la mafia!
Taci! E' meglio per te!
1-gli ammortizzatori sociali io non li ho visti.
RispondiElimina2-quanto alla corruzione, non capisco perché casa mia non debba essere anche il governo scorso visto che è il mio governo
3-che c'entra l'accordo con la svizzera con il 41bis?!?!?!eh sì, mo ci mancava pure che l'aboliva!!!!vabbé che saresti stato qui a dire che era cosa buona e giusta, si sa....
4-che ne pensi della "mia" patrimoniale?e se non sei d'accordo, perché?
MERITO fuilcone, rispondi nel MERITO!e non taccio perché non siamo nel nel ventennio.
La patrimoniale può essere un'arma a doppio taglio.
RispondiEliminaEssa, infatti, farebbe pagare le tasse a chi ha di più ma potrebbe fare danni a settori come l'imprenditoria ed il turismo.
Per esempio, un turista straniero che ha la casa qui in Italia potrebbe dire di non volere più spendere tanto e decidere di non venire più qui, nel nostro Paese.
Tenendo conto del fatto che vi siano mete più economiche, il rischio è elevato.
Antonio Gabriele Fucilone.
PS: Ho problemi tecnici. Non riesco ad usare bene l'account.
ho capito fucilone ma uno straniero che ha casa qui in italia vuol dire che ha i soldi e se puèò permettersi la casa in una località turistica non credo che cambi paese per qualche centianio di euro in più. Inoltre la ptarimoniale andrebbe applicata a chi ha patrimoni ingenti (es. solpra il milione di euro!) dunque l'esempio non regge.In ogni caso tra la patrimoniale pagata dal turista succitato e l'innalzamento delle tasse per i soliti straccioni credo che per una questione di equità sociale vada preferito che a pagare sia il primo. Inoltre, non capisco i risvolti negativi sull'imprenditoria....Qui si parla di capitali non di denaro che frutta ricchezza e posti di lavoro!Credo che la tua sia solo adeguamento alle idee (ingiuste o giuste che siano) del partito...acriticamente. Almeno così mi pare, se poi non è così ti prego di spegarmi meglio la tua contrarietà perché l'esempio del turista non regge, infatti se ha solo una casa in italia (o magari anche due!)non dovrebbe pagare nulla!Fucilò, ho capito:lavoratori dipendenti, pensionati...devono essere i "soliti" a sobbarcarsi la crisi, e il caro monti ha scelto pure lui così (come il pdl, il pd, l'udc ecc.,......). Ciao.
RispondiEliminaah, una cosa. Stavolta non litighiamo, credo che il discorso si sia avviato sul confronto no?!io non voglio aggredire nessuno, voglio solo capire "le motivazioni" di chi la pensa diversametne da me. E tu potresti fare lo stesso, no?ciao. P.S.:anzi fai finta che non ho manco scritto "mi sembra che ti adegui acriticamente alle idee del tuo partito"...Dai sono curioso:perché la patrimoniale no?
RispondiEliminaLa patrimoniale è un'arma a doppio taglio.
RispondiEliminaAd esempio, l'Italia vive anche di turismo.
Ora, se noi iniziamo a tassare le case dei turisti vi sarebbe il rischio che questi vadano da un'altra parte a trascorrere le proprie vacanze.
Ci sono località all'estero che danno ai turisti lo stesso servizio che diamo noi ma a minor costo.
Cito la Croazia.
Se una persona ha una casa in Liguria, a Venezia o a Positano, significa che ha dei soldi e quindi un patrimonio ingente.
RispondiEliminaColpire il ricco può essere un'arma a doppio taglio.
Questi potrebbe non investire più nel nostro Paese.
Vale per il turismo come per gli altri settori.
Per mettere a posto le cose, basterebbe cominciare a colpire tutte le forme di evasione fiscale, come il lavoro nero.
fucilone ma io ho detto che la patrimoniale andrebbe messa sopra il milione di euro (ad esempio) e seppur chi ha la casa a positano dovesse pagare qualche centinaio di euro o es. anche 1000-2000euro non credo che venda la casa per questo,no?!??E allora?come giustifichi la tua idea negativa?
RispondiEliminaIl problema è che, qui in Italia, il concetto di "patrimoniale" equivale a colpire chi ha qualcosa, indipendentemente dal fatto che sia un imprenditore o uno speculatore finanziario o dal fatto che abbia poche migliaia di Euro o che ne abbia milioni.
RispondiEliminaQuesto rischia di ammazzre il sistema e quanto detto sui turisti è un esempio di quello che potrebbe succedere con una "patrimoniale all'italiana".
fucilon, io ho detto che per me la patrimoniale giusta (o meglio efficace senza creare danni)è quella che colpisce chi ha patrimoni immobili (immobili nel senso che non producono ricchezza), quindi escludo ad es. gli imprenditori (che già sofforno una crisi profonda!). In più dovrebbe essere prevista solo per i patrimoni ingenti (es. sopra il milione di euro) in modo che chi paga es. 1000 euro potendosi permettere (citando il tuo esempio) una casa a positano, sicuramente non lascia la bella località per questo (1000euro a positano si spendono in una serata!).Ciao.
RispondiEliminaNe sei certo?
RispondiEliminaLa Croazia costa meno ed offre servizi simili.
Ci sta facendo concorrenza.
antonio, scusami, ma davvero credi verosimile che un tedesco milionario che sceglie capri o positano (pagando la casa es.2-3 milioni di euro) decida di lasciare quei posti (es. per la croazia) per una tassa di 5-600euro???ma lo credi davvero?
RispondiEliminaEra già successo nella Sardegna di Soru.
RispondiEliminaAveva fatto la tassa sul lusso.
I turisti, allora, avevano iniziato a disertare la Sardegna, a vantaggio di Croazia e Corsica.
Fucilone, ma io sto dicendo chi ha casa, non chi prenota le vacanze anno per anno.....c'è una bella differenza scusami!O no?Cioè davvero credi che uno VENDA LA CASA e cambi la località che HA SCELTO per la vita (o parte di essa) per una tassa di 5-600 euro????
RispondiEliminaSaluti.
In Sardegna è successo.
RispondiEliminacioè mi stai dicendo che in sardegna hanno venduto appartamenti e villoni per la tassa sul lusso????E poi non so quanto fosse l'ammontare della tassa sul lusso, tu lo sai?Che ne so, magari se è come dici tu erano cifre esorbitanti. Io ti sto parlando di circa 5-600 euro..insomma cifre irrisorie per i ricconi e ingenti per lo Stato (magari si evitava di tartassare chi 1000 euro li guadagna ogni trenta giorni!). Inosmma, è questione prima di tutto di equità!Saluti.
RispondiEliminaNo! la gente non era più andata in Sardegna.
RispondiEliminaGli enti turistici avevano confermato ciò.
fucilone ho detto un'altra cosa: forse perché la tassa sul lusso era ingentissimna??!!io non lo so, tu?Io parlo di una patrimnoniale di 5-600 euro che dovrebbero pagare i ricconi...e non penso che vendano la villa e che abbandonino quel posto da sogno per un cifra che loro spendono per una cena in in ristorante...o no?che ne pensi?Non sarebbe stato meglio che far pagare queste cifre ai soliti..poveri?Equità. Ciao
RispondiEliminaP.S.antonio però un favore...non puoi rispondere con due righe prive di motivazioni e che spesso nemmeno sono pertinenti al post che ti scrivo!te lo dico senza polemica...ma per un minimo di considerazione. DI nuovo ciao.
Dario, ciò è già successo.
RispondiEliminaIl caso sardo è stato emblematico.
L'allora presidente Renato Soru ha messo una tassa sul lusso ed i turisti hanno preferito andare in Corsica o in Croazia.
Questo è stato un dato di fatto.
Piuttosto, sarebbe meglio controllare certe attività, come certo laboratori cinesi che operano qui in Italia e che spesso fanno lavoro sommerso.
fucilone, a parte i cinesi...sarebbe meglio far pagare le tasse a coloro che in base alla legge debbono pagare...e io comincerei dai ricconi e solo dopo andrei dai cinesi o dall'alimentari italiano!
RispondiEliminaMa la tassa sul lusso di soru era sugli immobili?te lo chiedo perché non lo so. ciao.
Intanto, paghino anche i cinesi.
RispondiEliminaMolti di loro hanno laboratori clandestini.
La tassa sul lusso di Soru era sugli immobili e sulle imbarcazioni, gli yacht.
intanto paghi chi deve pagare...a prescindere dell'etnia!
RispondiEliminaConosci le cifre precise della tassa di soru?
Ciao.
Intanto, le aziende falliscono!
RispondiEliminaSono fallite 12.000 imprese.
La tassa di Soru è stata dichiarata illegittima dall'Unione Europea.
Questi sono i suoi parametri:
I parametri da applicare sono i seguenti:
a) euro 9,00 per per mq. per unità immobiliari di superficie fino a 60 mq.
b) euro 11,00 per ogni mq. eccedente i 60 mq. e fino a 100 mq.
c) euro 14,00 per ogni mq. eccedente i 100 mq. e fino a 150 mq.
d) euro 15,00 per ogni mq. eccedente i 150 mq. e fino a 200 mq.
e) euro 16,00 per ogni mq. eccedente i 200 mq.
cioè in pratica chi aveva una casa di 100mq ha lasciato case e sardegna per 1000euro????mah...mi sembra davvero assurdo!non è che c'erano tasse anche su yacht ecc?
RispondiEliminagrazie per l'info.
saluti.
P.S.:perché hai scritto "intanto le aziende falliscono"?
E' logico!
RispondiEliminaIl 90% del PIL è prodotto da piccole aziende.
Con l'attuale pressione fiscale, molte aziende non ce la fanno.
Quanto alla tassa di Soru, leggi il link http://www.classactionitalia.net/showthread.php?15523-SARDEGNA-IN-CRISI-GRAZIE-A-SORU.
ho letto. Ma vedi allora che c'erano anche altre tasse oltre a quella sulla casa!Insomma erano tanti soldi! la patrimoniale invece sarebbe solo una piccola tassa per ricconi che certamente non venderebbero casa abbandonando la prescelta meta turistica per circa 1000euro!!!!!!!!!!insomma 1000 euro.....avrebbero effetto zero sul turismo e molto per le casse dello Stato (e delle classi sociali che non ce la fanno o delle imprese italiane!!!!!).TASSIAMO I PATRIMONI IMMOBILI che non creano ricchezza né crescita E AGEVOLIAMO LE IMPRESE!!!!!
RispondiEliminaSaluti.
Gli unici immobili che non creano ricchezza sono i ruderi.
RispondiEliminaAnche una casa sfitta (ma in buone condizioni) può creare ricchezza.
La si può affittare.
La si può vendere o trasformare in attività commerciale.
La patrimoniale può essere un'arma a doppio taglio.
Il caso della Sardegna governata da Soru l'ha dimostrato.
Il caso sardegna è assodato che non dimostra niente, visto che prevedeva tasse a destra e a manca da quello che ho potuto vedere. Qui si parla di meno di 100euro per patrimoni che vanno oltre un paio di milioni di euro!
RispondiEliminaMa la cosa fondamentali (e sulla quale erri) è che sono le imprese che creano ricchezza non i patrimoni immobili che creano ricchezza solo per il....proprietario!non certo per il lavoro e lo sviluppo in generale!
Siamo in una crisi bestiale: si sono tassati i ceti sociali poveri e nulla si muove per diminuire le tasse alle imprese!Chi se ne frega dei proprietari multimilionari che non creano ricchezza!!mille euro a testa certamente non li manda in mezzo a una strada!con quei soldi si abbassino le tasse alle imprese o si diano soldi ai ceti deboli per rilanciare i consumi!E' l'idea più logica e priva di basi ideologiche!
E quanto agli immobili che possono essere trasformati in attività commerciali, permettimi di dire che hai detto due inesattezze in un solo colpo: 1-mica pagando 1000euro al riccone di turno gli togliamo l'immobile????2-meglio tassare uno che potenzialmente può aprire un'attività commerciale e agevolare invece chi l'attività commerciale già l'ha aperta e ha bisogno di "respirare" per continuare a produrre ricchezza per sé e per la NAZIONE!!!!!!no?!???!?!?
Siamo alla frutta, basta coi privilegi!Paghi chi deve pagare!paghi chi ha tanti soldi e non crea ricchezza!I poveri hanno già pagato (come sempre per primi), gli imprenditori sono col cappio al collo (spesso nel senso letterale del termine se pensiamo ai suicidi sempre crescenti)...e tu???????MI VIENI A DIRE CHE NON E' GIUSTO NE' INTELLIGENTE TASSARE CON 1000EURO INGENTISSIMI PATRIMONI IMMOBILI CHE NON GENERANO RICCHEZZA?????
Ma dai fucilone, siamo fuori dalla logica berlusconi vs sinistra nella quale se uno diceva A l'altro doveva dire B. Berlusconi era contro la patrimoniale per ragioni elettorali ma erano altri tempi!oggi non c'è più e l'italia sta affondando...ancora con queste questioni di principio?!?!?!???ma chi se ne frega più di questi partiti preistorici!
RIspettosi saluti.
Però se non hai chi crea ricchezza sono cavoli tuoi.
RispondiEliminaIl discorso è tutto qui.
Visto che c'è crisi, bisogna fare in modo che in Italia venga la ricchezza.
Qui non bisogna mettere i poveri contro i ricchi.
I poveri non devono essere tassati oltre il necessario (altrimenti non sopravvivono).
I ricchi vanno divisi in due categorie, quelli che creano ricchezza (con le loro aziende e con il turismo) e quelli che vivono sulle spalle degli altri.
Andrebbero colpiti questi ultimi.
Inoltre, incominciamo a togliere i privilegi fiscali alle cooperative, che sono aziende e non associazioni benefiche.
bravo fucilone!è proprio questo ciò che dico!bisogna tassare i ricchi che producono ricchezza per sé ma non per la nazione, ossia quei ricchi che non portano benefici al sistema economico-produttivo. E sai come si chiama questa ricchezza individualistica???RENDITA!ed è proprio quella di cui beneficiano i proprietari di immobili, a differenza della ricchezza prodotta dalle imprese che porta benefici ai lavoratori e quindi ai consumi in generale.....E perciò, soprattutto in momento di crisi feroce come quella attuale, sono loro PER PRIMI che debbono essere tassati. Inoltre non si tratta di essere "contro": si tratta di tassare per fini di redistribuzione del reddito e di incremento della ricchezza nazionale. Io non penso che questi soggetti "campino sulle spalle degli altri", nel modo più assoluto!E ciò soprattutto se hanno accumulato quelle proprietà in modo lecito. Si tratta semplicemtne di dare un contributo nel bene del paese. Scusami, ma se non devono contribuire loro....chi dovrebbe farlo??? E pertanto è ingiusto, oltre che controproducente, tenerli indenni da un giusto e per nulla eccessivo contributo!
RispondiEliminaInsomma fucilone, chi ha ingenti patrimoni immobili ("immobili" nel senso anche letterale del termine) deve pagare una tassa che andrebbe a beneficiare in primis chi svolge attività economiche.
Proprio per tale motivo credo che ci sia un errore già nel titolo del tuo articolo: hai accostato la patrimoniale alla imprenditoria...è esattamente il contrario!I soldi ricavati dalla patrimoniale (che dovrebbe riguardare LA RENDITA) andrebbero proprio alla....imprenditoria (magari abbassando le tasse che le stanno stangolando!).
Credo stavolta di essere stato chiaro.
Saluti.
Ieri, qui a Roncoferraro, c'è stato un convegno dedicato al lavoro.
RispondiEliminaEbbene, uno dei relatori, il dottor Enos Righi, presidente della Fiditer, ha detto che molti imprenditori non pagano le tasse per pagare i dipendenti.
Questa è la situazione italiana.
Ci sono troppe tasse!
Riguardo agli immobili, ripeto, molti di essi possono produrre ricchezza.
Ti faccio un esempio.
Io ho una casa.
Con questa casa potrei farci molte cose.
Potrei affittarla, potrei venderla o potrei trasformarla in un edificio ad altro uso.
Una casa può diventare un oggetto con cui creare ricchezza.
Quindi, c'è da stare attenti, prima di tassare.
Ti consiglio di rileggere il mio post perché mi sa che non hai afferrato per nulla ciò che intendevo dire, eppure penso di essere stato molto chiaro!
RispondiEliminaInfatti 1-ho detto che le imprese pagano troppe tasse e che quindi vanno abbassate.
2-ho detto che va tassata la rendita in modo da abbassare le tasse alle imprese.
E la casetta di cui parli infatti produce rendita (ossia ricchezza per te) ma non produce nulla infatti non è impresa. E tra il tassare un'immobile e un'impresa è ovviamente meglio, nell'interesse del paese, tassare il primo.
Inoltre la tua casetta potrebbe stare tranquilla, visto che la patrimoniale dovrebbe riguardare solo chi possiede immobili per milioni di euro (e non il tuo né il mio caso)...in modo da abbassare le tasse a chi rischia, attraverso attività economiche produttive il proprio capitale.
Spero di essere stato ancor più chiaro e ti prego...non rispondermi tale e quale senza leggere ciò che scrivo!
Saluti.
Anche una casa può creare reddito.
RispondiEliminaLa si può affittare, vendere o riconvertire in edificio di altra attività.
Ti faccio un esempio.
Io ho una seconda casa.
Io potrei usare questo edificio per farci un bed and breakfast o un agriturismo.
Oppure, potrei trasformarla in un museo.
Attività simile non creerebbero ricchezza.
Quindi, io non vedo il di cui tu parli.
Una casa può creare reddito e ricchezza.
Semmai, bisognerebbe incentivare queste cose, creando un regime fiscale agevolato per chi decide di farle.
Una casa è una potenziale fonte di reddito e di ricchezza per una comunità.
Ti ricordo che "un immobile" si scrive senza l'apostrofo.
eh bravo, non rispondere, ha capito che ha riposto una fesseria.
RispondiEliminaInfatti non sei chiaro: sei per tassare le imprese o la rendita!??!?
Ma mi chiedo: conosci la differenza???
Saluti.
Non sono per la tassazione delle aziende.
RispondiEliminaTassare le aziende è una mossa suicida.
Riguardo alle rendite, non troverei giusto tassare quelle piccole.
Piuttosto che parlare di rendite, io guarderei più la questione del lavoro nero e di tutto il sommerso.
Questo toglie molta ricchezza.
ma infatti io ritengo giusta e necessaria (visto che tassare imprese e poveri cristi sta distruggendo l'italia) i patrimoni di grosse dimensioni ossia le rendite di grosse dimensioni. Se solo avessi "letto" il mio post iniziale ci saremmo risparmiati 40 post. Ma non saresti fucilone....buone cose.
RispondiEliminaIo do ragione al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
RispondiEliminaIn Italia ci sono troppe tasse.
Quindi, bisogna cercare di distinguere realmente i capitali veri dalle grosse rendite che non vengono investite nelle aziende.
e io cosa sto scrivendo da 40 post?
RispondiEliminaTu fai del populismo!
RispondiEliminase io e squinzi diciamo la stessa cosa, lui dice il giusto e io sono populista. Perché?
RispondiEliminaSaluti.
Squinzi ha detto che ci sono troppe tasse.
RispondiEliminaMi sembra una cosa nota.
l'ho detto anch'io che ci sono troppe tasse. come ho detto che occorre una patrimoniale per le grosse rendite che non vengono investite nelle attività economiche. Sono 40 post che lo dico.
RispondiEliminaNon mi hai spiegato perché se lo dice squinzi è giusto e se lo dico io è populismo.
Saluti.
Squinzi ha detto che ci sono troppe tasse sulle aziende!
RispondiEliminaNon mi sembra che abbia detto nulla di populista!
Per spezzare questo circolo vizioso, si deve tagliare la spesa pubblica (con serie riforme) e di conseguenza le tasse!
Il discorso è tutto qui.
Sui grossi patrimoni, ripeto che le rendite finanziarie fini a sé stesse si possono pure tassare.
Però, se le rendite (anche grosse) sono reinvestite in attività costruttive, allora il discorso cambia.
Riguardo ai patrimoni immobiliari, io sono contrario alla tassazione.